ANIMALI DA COMPAGNIA

Mai più conigli a tavola, proposta FI: "Diventino animali da compagnia"

Michela Vittoria Brambilla dà il via alla sua battaglia perché al roditore sia concesso per legge lo status di "animale da salotto"

30 Mar 2015 - 09:17
 © facebook

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Il coniglio? Un animale da compagnia e non "carne da macello". Michela Vittoria Brambilla chiede che al roditore la legge conceda lo status di animale da affezione, visto che anche le statistiche confermano che è lui il terzo animale domestico scelto dagli italiani da tenere in casa. E, con una proposta di legge ad hoc, la deputata di Forza Italia chiede che la sua carne non finisca più sulle nostre tavole, affiancandosi ad alcune associazioni ambientaliste.

A presentare la loro richiesta in merito infatti sono già state la Federazione italiana diritti animali e l'Associazione Aaeconigli, che con il loro documento hanno già raccolto più di 10mila firme. "Anche loro meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case - dice la nota amante degli animali - o che comunque siano inseriti nel contesto familiare". Secondo la Brambilla dunque la legge dovrebbe vietare di commercializzare la carne di coniglio e la sua pelliccia.

La proposta redatta dalla deputata prevede che chiunque "allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni" rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa da 1.000 a 5mila euro per ciascun animale.

Tali norme andrebbero aggiunte a quelle previste dalla legge 189 contro il maltrattamento degli animali e la commercializzazione di pelli di cani, gatti, foche. Inoltre, il documento della Brambilla prevede anche che il controllo demografico sulla popolazione dei conigli venga affidato a una anagrafe tenuta dalle aziende sanitarie locali in cui convogliare la "sigla di riconoscimento" di ogni coniglio domestico attraverso un microchip. Anche in questo caso, la violazione delle norme viene sanzionata, anche se in misura ben più lieve: 75 euro per chi non iscrive il coniglio all'anagrafe e 50 per chi lo iscrive ma senza dotarlo del microchip di riconoscimento.

Infine, si prevede anche un adeguato habitat: una gabbia di un metro per 70 centimetri, con nascondiglio, cassetta igienica, tubi per giocare. E ancora, il padrone dovrà garantirgli passeggiate e compagnia per almeno tre, quattro ore al giorno.

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