Nasce in Italia il primo info point per la salvaguardia delle tartarughe marine
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In occasione dell'inaugurazione del centro divulgativo "Tartarughe in Adriatico" di Cattolica è stata liberata in mare Lia, un esemplare finito nelle reti dei pescatori
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E' stato inaugurato a Cattolica, in provincia di Rimini, il primo centro informativo italiano per la salvaguardia delle tartarughe marine, troppo spesso vittime delle attività umane tra cui la pesca selvaggia. In occasione dell'inaugurazione dell'info point "Tartarughe in Adriatico", è stata liberata in mare Lia, un esemplare finito nelle reti dei pescatori e curato presso la Fondazione Cetacea Onlus di Riccione.
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L'Acquario di Cattolica e la Fondazione Cetacea onlus attravero l'info point vogliono far conoscere al grande pubblico le caratteristiche delle tartarughe marine e le difficoltà che devono affrontare nuotando nelle acque del Mediterraneo. Il progetto è nato nell'ambito del progetto Tartamica di "Salva una specie in pericolo", dedicato agli animali in via di estinzione.
Il rilascio di Lia - Quando l'hanno presa in cura presso il loro centro, gli operatori della Fondazione Cetacea si sono talmente affezionati alla tartaruga marina rimasta impigliata nelle reti a strascico di un peschereccio, che le hanno dato un nome: Lia. Si tratta di un esemplare di caretta caretta femmina, salvata a febbraio con un principio di annegamento. Ma dopo aver ricevuto le cure necessarie, Lia ha potuto finalmente tornare nel suo habitat naturale. La sua "liberazione" è avvenuto sulla spiaggia antistante l'Acquario di Cattolica.
Le minacce per le tartarughe - Nell'info point "Tartarughe in Adriatico" i visitatori possono rendersi conto dei pericoli che le tartarughe devono affrontare in mare. All'interno di una vasca è stato riprodotto un esemplare "intrappolato" da ami e reti. Ma si può scoprire che alcuni strumenti da pesca possono anche essere utili per la conservazione delle specie in pericolo. Ad esempio nella vasca è visibile il T.E.D. (Tartle Escluder Device), una griglia cucita all'interno della rete a strascico che ha il compito di sbarrare la strada alle tartarughe ma non al pesce: una sorta di sportello che diventa una via d'uscita per gli esemplari che entrano accidentalmente nella rete a strascico.