La donna è scivolata per prima, e l'uomo si è lanciato in suo soccorso: i due però non sono più riemersi. Smentita l'ipotesi del selfie fatale
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Due coniugi 32enni, Silvia D'Ercole e Giuseppe Pirocchi, sono morti cadendo nelle acque del fiume Orta, a Caramanico Terme, in località San Tommaso. A lanciare l'allarme sono stati alcuni testimoni che li hanno visti scivolare. I corpi sono stati recuperati dagli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. La donna è caduta per prima, l'uomo successivamente nel tentativo di soccorrerla.
I due coniugi erano residenti a Scerni, in provincia di Chieti. Secondo le prime testimonianze dei presenti, la donna sarebbe caduta nel fiume e il marito, nel tentativo di soccorrerla, avrebbe perso l'appiglio insieme a lei. Smentita categoricamente l'ipotesi che i due stessero cercando di farsi un foto. "Non stavano facendo nessun selfie quando è accaduta la disgrazia - ha affermato Donato D'Ercole, zio di Silvia - lei è scivolata nella melma".
Trascinati via dal fiume in piena, i corpi sono stati ritrovati a circa 500 m distanti dal luogo dell'incidente ed estratti rispettivamente dagli elicotteri di vigili del fuoco e 118. Sul luogo hanno contribuito alle operazioni di estrazione i tecnici del corpo nazionale del soccorso alpino con squadre di terra e forristi, insieme a personale dei vigili del fuoco.
La Valle dell'Orta è un canyon carsico e rappresenta uno degli ambienti del Parco nazionale della Majella più ricchi di biodiversità, sia per la sua conformazione geologica sia per l'altitudine che oscilla tra i 140 e 500 metri. Il canyon si è formato grazie all'erosione dovuta all'attività del fiume Orta aiutato anche dal forte e improvviso innalzamento della Majella che ha provocato un aumento della pressione fluviale.