nuova tragedia

Rigopiano, suicida uno dei forestali che firmò le autorizzazioni all'hotel

In una lettera ai familiari l'ex ufficiale Guido Conti scrive del rimorso per i morti sepolti sotto la valanga dello scorso 19 gennaio

19 Nov 2017 - 14:26
 © lapresse

© lapresse

Guido Conti è morto per un solo colpo alla testa esploso da una pistola calibro 9. Questo l'esito dell'autopsia sul corpo dell'ex generale dei carabinieri forestali che si è tolto la vita venerdì probabilmente per il rimorso di aver firmato alcune delle autorizzazioni per l'hotel Rigopiano, distrutto da una valanga la notte del 19 gennaio scorso.

In una delle due lettere ai familiari l'ex investigatore protagonista del processo sulla mega discarica di Bussi sul Tirino (Pescara), aveva infatti scritto che "da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo, di cui non so nulla, me per l'edificazione del centro benessere". L'autorizzazione si riferisce all'ok per la piscina e al rischio frana dell'impianto. Nella lettera Conti prosegue chiedendosi: "Potevo fare di più? Nel senso potevo scavare e prestare maggiore attenzione in indagini per mettere intoppi o ostacolare quella pratica? Probabilmente no ma avrei potuto creare problemi, fastidi. Vivo con il cruccio", conclude. "Rigopiano è stato uno dei motivi che mi hanno convinto a lasciare il mio lavoro o a tentare di fare altro o a disinteressarmi di tutto questo. Non vivo, vegeto, facendo finta d'essere vivo", si legge in un altro passaggio della missiva del generale.

Il legame con il dramma dell'hotel non convince però, alcuni familiari dell'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti. All'Ansa un congiunto spiega: "Apprendiamo con immenso dolore come la morte sia stata messa in relazione alla tragedia di Rigopiano. Stupisce che questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di qualsiasi collegamento diretto e indiretto tra l'attività svolta da Guido e le vittime di Rigopiano. Tutto ciò aggiunge dolore al dolore". "La pubblicazione del contenuto delle lettere, tuttora sconosciuto a noi familiari, ci lascia profondamente amareggiati e aggiunge dolore al dramma che ci ha colpito", afferma il parente di Conti.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri