Napoli, una romena aveva raccontato di essere stata rapita e violentata
Retro macchina © Ansa
Tutti liberi. Sono stati scarcerati gli uomini accusati di aver rapito, picchiato e stuprato una giovane romena. Si tratta di quattro persone e fra loro c'è anche il figlio di un presunto esponente del clan dei Casalesi. Il gip del Tribunale di Napoli, Vincenzo Alabiso, non ha convalidato il fermo di Giuseppe Borrata, Mario Grimaldi, Fabio Marotta e Carmine Timparella.
La donna aveva raccontato ai Carabinieri di essere stata rapita da tre persone a Torino e chiusa poi in un appartamento dove avevano abusato di lei per due giorni anche altre 4 persone mentre era sotto effetto di droghe e sotto tiro di una pistola. Infine sarebbe stata abbandonata sulla spiaggia di Metaponto (Matera) dove i carabinieri le avevano prestato soccorso. I fatti risaliribbero al febbraio del 2009.
Il gip però ha ritenuto illegittimo il fermo, come avevano richiesto i difensori degli indagati, perchè le dichiarazioni fatte dalla giovane rumena sono risultate contraddittorie, lacunose, smentite da quanto riferito da sua madre e da suo fratello, e la ricostruzione poco verosimile anche perchè la donna sarebbe stata rapita a Torino, condotta a Bari e poi lasciata sulla spiaggia di Metaponto, tutto nella stessa giornata. Così i quattro portati in carcere venerdì scorso per un decreto di fermo emesso firmato dalla Procura di Napoli ed eseguito dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e porto illegale di armi da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso, sono stati tutti rimessi in libertà.