La scoperta shock era stata annunciata dopo gli esiti degli esperimenti effettuati nell'acceleratore di particelle Lhc, ma ora la ricerca viene molto ridimensionata
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Clamoroso dietrofront: Albert Einstein e la sua teoria della relatività sono salvi. I neutrini non sono infatti più veloci della luce come annunciato a settembre dal team dell'esperimento Opera dell'acceleratore di particelle Lhc del Cern di Ginevra. Secondo quanto riferisce FoxNews la sorprendente misurazione sarebbe dovute a un'anomalia nel funzionamento degli apparati utilizzati.
In particolare il dato sorprendente che fece il giro del mondo è dovuto ad un errore di connessione nel cavo di fibra ottica tra un rilevatore Gps ed un computer usato per calcolare il tempo in cui i neutrici furono sparati dall'Lhc a Ginevra al laboratorio dell'Infn sotto il Gran Sasso, distante oltre 700 km. All'epoca i neutrini risultarono 60 nanosecondo più veloci della luce.
A scoprire l'anomalia negli strumenti di misura è stato lo stesso gruppo di ricerca italiano dell'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene "sparato" dal Cern di Ginevra ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica nucleare (Infn). I ricercatori sono gli stessi che lavorano al rivelatore Opera e che esattamente cinque mesi fa, il 23 settembre 2011, avevano notato che i neutrini