Dopo le parole di Benedetto XVI in rete si torna a discutere della profezia di Malachia che annuncia l'ultimo erede di San Pietro, sotto il cui pontificato finirà il mondo
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Millenaristi, esperti di esoterismo, numerologi. Un popolo di studiosi, più o meno attendibile, è in fibrillazione dopo l'annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI. In rete si è iniziato a discutere delle profezie, contenute in testi del passato, in cui questo evento storico sarebbe stato previsto insieme alle sue catastrofiche conseguenze.
La profezia che attira più attenzioni è quella di Malachia in cui si fa coincidere l'elezione del successore di Benedetto XVI con la distruzione di Roma. La Profezia consiste in una lista di 112 brevi frasi in latino, che molti ritengono essere una premonizione di San Malachia di Armagh. Partendo da Celestino II (il Papa del Gran Rifiuto, illustre predecessore di Benedetto XVI eletto nel 1143) si arriva ai giorni nostri: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni. Passate queste, la città dei sette colli cadrà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen".
Molti vedono nella figura di Pietro il cardinal Bertone, considerato papabile per essere eletto al soglio pontificio: il suo nome Tarcisio Pietro Evasio Bertone, e il suo luogo di nascita, Romano Canavese, identificherebbero in lui Pietrus Romanus, l'ultimo Papa. Sebbene la profezia sia giudicata un falso del XVI secolo redatta dal falsario umbro Alfonso Ceccarelli allo scopo di influenzare i cardinali che prendevano parte al Conclave del 1590, durante il prossimo conclave tutti gli occhi saranno di certo puntati sul religioso piemontese.
Il fatto che tra i papabili figurino anche molti cardinali di colore (i ghanesi Peter Turkson e Peter Appiah su tutti) fa ricordare anche la profezia di Nostradamus che, secondo certe interpretazioni, faceva coincidere la fine dei tempi con l'ascesa al trono pontificio di un caput nigrum, un religioso nero.
Numeri e ricorrenze- Guardando il calendario qualcuno ricorda che oggi, 11 febbraio, ricorre l'anniversario della prima apparizione di Lourdes. Nel 1858 la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne, riferì di aver assistito alla prima delle diciotto apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. Un evento miracoloso che, secondo molti, non può non avere un legame con i fatti delle ultime ore.
Gli appassionati di numeri hanno poi fatto notare un singolare, quanto preoccupante, parallelismo tra la data dell'annuncio delle dimissioni e la fine del mondo. Sommando i numeri della data delle dimissioni (28/02/2013) si ottiene 18, un numero che rappresenta la somma di 6+6+6: ecco così quel 666, segno che contraddistingue Satana, la Bestia che nell’apocalisse di Giovanni darà l'inizio alla fine dei tempi.