Raccolta fondi a sostegno della ragazza sfigurata dal fuoco sviluppato dall'ex compagno nel 2011
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Quella di Valentina Pitzalis è una storia che non deve essere dimenticata.Così triste, così crudele da lasciare senza fiato. Valentina è una delle tante vittime di amore malato, chi doveva farla felice, dopo essere diventato suo marito, è diventato il suo carnefice.Storie di una Italia sbagliata che dobbiamo ostinarci a non accettare, alla quale dobbiamo ribellarci. Ma anche reagire con leggi e sostegno.Davanti al volto cancellato di Valentina Pitzalis non ci si può fermare all’orrore devastante che un annaffiatoio di kerosene, un fiammifero e il fuoco hanno scatenato.
Bisogna pensare che questa giovane ragazza sarda, senza naso, senza zigomi, senza una mano oggi ha meno di 30 anni. Nata, cresciuta, sposatasi a Carbonia è vittima della folle gelosia di un marito morto tra le fiamme che voleva se la portassero via. Ma Valentina, con il suo coraggio, il suo sorriso, la sua voglia di andare avanti è ancora qui. E Valentina ha anche l’inspiegabile coraggio di dire agli altri e a se stessa: “Io lo perdono”.
Ogni mattina Valentina si guarda allo specchio e prima di vedere realmente la sua immagine riflessa si immagina come allora: la pelle vellutata, le labbra imbronciate, le sopracciglia arcuate, il naso piccolo e sottile. Poi vede solo quello che resta di lei, un volto annullato e dentro di se desidera più di ogni cosa tornare a essere “quella Valentina”. Decine di interventi, per provarci, forse riuscire ad avere una vita normale le sono, le saranno necessari. Ma quante Valentina ci sono in Italia? Quante ce ne saranno ancora se non si ferma con misure adeguate l’orrore del femminicidio?
La rivista Maxim, con una edizione speciale in edicola a Maggio, il cui ricavato andrà in un fondo che Doppia Difesa ha creato apposta per lei, raccoglie la sfida di ridare un volto a Valentina. Un gruppo di amici sorridenti si sono prestati al gioco di incuriosire i lettori e in edicola hanno segnato il “tutto esaurito”. Hanno posato replicando l’iconica copertina che Andy Wharol scattò per Sergent Peppers dei Beatles. Guidati dall’eclettico antiquario Emanuele Belotti, che nella vecchia Milano, in via San Maurilio ha una insolita e ricercata bottega di rarità, sono la compagnia degli “Insoliti Ignoti”, non sono attori, ma professionisti: avvocati, commercialisti, giornalisti, architetti. Ogni anno salgono sul palco per beneficienza e questa volta una mano e un sorriso vogliono darlo a Valentina. Una goccia nel mare, la strada sarà lunga, ma bisogna andare avanti per non lasciare sola Valentina.
Ce lo spiega Donata Berger, Doppia Difesa: “Valentina ha bisogno di interventi delicati di chirurgia ricostruttiva che non sono contemplate dalla sanità pubblica perché cosiddette “estetiche”. Doppia Difesa ha trovato medici disponibili ad effettuare gli interventi gratuitamente, ma ci sono costi aggiuntivi, degenza, medicine, alloggio dei parenti che devono assistere Valentina. I primi interventi sono stati alla mano che ha ancora per recuperarne l’uso. Poi sarà la volta del naso, le orecchie e poi sarà la volta della seconda mano. Valentina necessita di una protesi. L’iniziativa Maxim è il concretizzarsi di una catena di solidarietà grazie al supporto di Giusy Laganà e Rajan Gualtieri. Doppia difesa tocca con mano ogni giorno la mancanza di cultura dell’affettività italiana. E’ dalla famiglia che bisogna cominciare. Tutte noi mamme siamo chiamate a dare ai nostri figli quella capacità perché il loro mondo possa essere più giusto. E si comincia da questo per crescere uomini e donne capaci d’amare con serenità.”