Il giovane statunitense era affetto da cancro di quarto stadio non-Hodgkin. "L'ho incontrato a Roma, ha poggiato le mani sul mio petto e mi ha guarito"
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Il suo primo desiderio quando gli venne diagnosticato il tumore, all'età di 17 anni, fu quello di incontrare Papa Benedetto XVI. Oggi Peter Srisch, 19enne statunitense, ha vinto la sua battaglia contro la malattia e parla di guarigione miracolosa grazie proprio all'ex Pontefice. "Ha poggiato le sue mani sul mio torace, proprio nella zona dove si trovava il tumore, - ha dichiarato il ragazzo - e mi ha guarito".
Al giovane era stata diagnosticata una forma molto aggressiva di tumore di quarto grado non-Hodgkin al torace grande quanto una palla da softball. "La prima cosa che Peter mi ha detto - ricorda la madre, Laura Scrisch - è che desiderava incontrare Papa Benedetto XVI a Roma". Il desiderio del giovane Peter si è avverato già poco dopo, quando ha potuto parlare con l'ex Pontefice e raccontare il suo dramma: "La cosa che mi ha colpito da subito - racconta Peter - è stata la sua grande umanità". Ciò che ha fatto gridare il ragazzo americano al miracolo, però, è il fatto che Ratzinger, subito dopo aver ascoltato la sua storia, ha poggiato la mano sul suo torace e lo avrebbe guarito: "Senza che gli dicessi in che posizione si trovasse il mio tumore, lui mi ha messo la mano sul petto". Dopo un anno, il cancro di Peter è sparito e oggi il ragazzo, al secondo anno di università, dice di voler diventare sacerdote.