Sono terminati gli accertamenti degli agenti della Polizia scientifica alla chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove il 17 marzo sono stati trovati i resti di Elisa Claps. Da quanto si apprende, gli agenti hanno fatto nuovi esami nel sottotetto e nel terzo piano della canonica, utilizzati in passato dal centro culturale Newman e ora adibiti a deposito.
La Scientifica ha portatoall'interno della chiesa diversi strumenti, tra i quali il "luminol" e il "crimescope", che permettono di rintracciare tracce biologiche anche a distanza di anni. Obiettivo degli esperti è quello di chiarire le circostanze dell'omicidio di Elisa Claps e accertare se la studentessa, che all'epoca della sua scomparsa aveva 16 anni, ha subito violenza sessuale prima di essere uccisa. Per il consulente nominato dalla famiglia Claps, Marco Gallo, la violenza sessuale sulla ragazza è "un dato certo".
Più cauto sulle dichiarazioni è invece Francesco Introna, il medico legale del Policlinico di Bari che ha effettuato l'autopsia sul corpo della ragazza. "Solo un medico - ha detto Introna - può dire se la vittima ha subito violenza" e comunque "bisognerebbe attendere prima di fare valutazioni che hanno rilevanza". Intanto, lo stesso Introna, ha detto che non parteciperà ad ulteriori sopralluoghi: "Non ho più bisogno di nulla" ha riferito, facendo intendere di avere tutti gli elementi a disposizione per rispondere ai quesiti postigli dal magistrato. Anche il procuratore di Salerno titolare dell'indagine, Rosa Volpe, ha detto che si recherà nuovamente nel sottotetto "solo ne necessario".
Nell'inchiesta di Salerno l'unico indagato rimane Danilo Restivo, residente in Inghilterra dal 2000, nei cui confronti si ipotizzano i reati di omicidio, violenza sessuale e occultamento di cadavere.