Il Papa chiede perdono agli evangelici: "Anche cattolici vi hanno perseguitato"
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Il pontefice ha visitato la comunità pentecostale di Caserta, parlando anche dell'"unità nella diversità" dei cristiani e affermando che "lo Spirito Santo è armonia nella diversità"
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Papa Francesco, in visita alla comunità evangelica di Caserta, ha chiesto perdono per le persecuzioni nei confronti dei pentecostali. "Tra quelli che li hanno perseguitati e denunciati, quasi come fossero dei pazzi che rovinavano la razza, c'erano anche dei cattolici: io sono il pastore dei cattolici e vi chiedo perdono per quei fratelli e sorelle cattolici che non hanno capito e sono stati tentati dal diavolo", ha detto il Pontefice.
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Il riferimento è a una disposizione del regime fascista poi confluita nelle leggi razziali che riguardava i pentecostali. La disposizione, risalente al 9 aprile 1935 a firma del sottosegretario all'interno Guido Buffarini Guidi, controfirmata dal capo della polizia Arturo Bocchini, vietava il culto pentecostale in tutto il Regno in quanto "esso si estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all'ordine sociale e nocive all'integrità fisica e psichica della razza". In conseguenza di questa circolare ci furono arresti e invii al confino sia di semplici credenti sia di pastori pentecostali.
Il papa ha quindi spiegato che "lo Spirito Santo fa la diversità nella Chiesa. La diversità è tanto bella, ma lo stesso Spirito Santo fa anche l'unità, così che la Chiesa è una nella diversità: per usare una parola bella, una diversità riconciliante. Lo Spirito Santo è armonia, armonia nella diversità".
Il pontefice ha fatto quindi riferimento all'epoca della globalizzazione "che non è una sfera tonda, ma un poliedro" per sottolineare come lo Spirito Santo non sia artefice di uniformità. "Ognuno - ha osservato - cammina con le sue peculiarità e il suo carisma e questa è l'unità nella diversità. E' questo cammino che noi cristiani facciamo, facendo in modo che questa diversità sia armonizzata dallo Spirito Santo. Così noi cerchiamo di camminare alla presenza di Dio".
Un discorso, quello del papa, che ha commosso i fedeli evangelici, soprattutto "quando ha chiesto scusa per le persecuzioni contro i pentecostali, mi sono guardato attorno e ho visto che tutti erano in lacrime", racconta uno dei presenti. "Ci sono piaciute molto le sua parole sul cammino comune che come evangelici e cattolici possiamo intraprendere insieme ma certamente il momento più emozionante è stato quando ha chiesto scusa per le leggi razziali. Tanti di noi hanno in famiglia qualcuno che le ha subite personalmente come il pastore Ernesto Bretscher, figlio di uno dei più perseguitati dal regime a motivo della sua fede, che oggi era presente".