L'annuncio di papà Antonio: "Da martedì in classe". L'istituto aveva offerto l'apprendimento a distanza scatenando una bufera
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"Da martedì Francesca potrà finalmente andare a scuola. E frequenterà lo stesso istituto del Casertano che aveva rifiutato la sua iscrizione a settembre". Antonio, il papà affidatario della ragazzina di 11 anni malata di Aids ed esclusa da scuola, può finalmente sorridere. L'appello lanciato al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, è servito. Ma l'amarezza resta: "Volevano privarla di un suo diritto, che è anche un obbligo per noi genitori".
E' stata la moglie di Antonio, Fortuna, a portare la bella notizia. La donna si è infatti recata all'ufficio scolastico regionale di Napoli e ha preso parte al vertice riunito d'urgenza nel corso del quale è stato deciso che Francesca doveva andare proprio nella scuola da cui era stata rifiutata.
"Io e mia moglie Fortuna abbiamo provato a spiegare alla piccola che non tutti erano pronti ad accoglierla e che ci voleva un po' di tempo perché i grandi si attrezzassero - continua Antonio - Ora le diremo che sono finalmente pronti per lei".
Antonio preferisce non commentare le voci secondo cui le madri di alcuni studenti della media si sarebbero ribellate all'iscrizione della piccola Francesca: "Non voglio entrare nella coscienza delle persone. Il dirigente scolastico ha giustificato la mancata iscrizione con una motivazione tecnica, dovuta alla circostanza di 21 bambini in esubero, tra cui rientrava anche Francesca. Dal 15 settembre, però, l'ufficio scolastico regionale, investito della questione dall'ufficio provinciale di Caserta, si sarebbe potuto muovere celermente invece di attendere che fossimo noi a denunciare la vicenda al Ministro".