Corpi tranciati in quattro parti

Afragola, uccisero e fecero a pezzi due pregiudicati: due fermi, uno è minore

I corpi vennero trovati, sezionati, in buste di plastica a febbraio in un terreno nel Napoletano

24 Lug 2017 - 15:06
 © ansa

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La Squadra Mobile di Napoli ha arrestato su ordine della Dda e della Procura della Repubblica Domenico D'Andò e il suo complice minorenne I.A., ritenuti responsabili dell'efferato omicidio dei pregiudicati Luigi Rusciano e Luigi Ferrara i cui corpi vennero rinvenuti sezionati in buste di plastica il 16 febbraio in un terreno di Afragola. Il questore di Napoli: "Un delitto inquietante e devastante".

Le due vittime erano considerate ras del contrabbando. Gli investigatori li cercavano da gennaio, quando i due avevano fatto perdere le loro tracce nei pressi del malfamato Rione Salicelle, ad Afragola. I loro corpi furono poi trovati in sacchi neri per rifiuti.

Macabra scoperta - La macabra scoperta, a cui si arrivò dopo una segnalazione, fu fatta in piena campagna a Contrada Ferrarese, a ridosso di una discarica. La fossa, profonda circa un metro, era ai bordi di una strada in una zona di difficile accesso. La polizia si trovò di fronte ad uno spettacolo raccapricciante: i corpi dei due erano tranciati in quattro parti.

Il piano - Un delitto studiato nei minimi dettagli, che dimostra la maturità criminale di Domenico D'Andò e del suo complice minorenne. Dalla ricostruzione degli investigatori vittime e carnefici erano in affari, ma D'Andò e il suo complice puntavano a prendere il posto occupato da Rusciano e Ferrara nel contrabbando locale, ritornato ad essere una delle maggiori attività della criminalità organizzata. D'Andò e il suo complice hanno affittato un appartamento a Giugliano, in provincia di Napoli: lì avrebbero attirato Rusciano e Ferrara per eliminarli.

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