Lungo i viali del palazzo vanvitelliano, Patrimonio dell'Umanità, l'assedio quotidiano dei venditori di griffe false e di turisti maleducati
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Da Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco a suq mediorientale. La Reggia di Caserta torna nell'occhio del ciclone. Stavolta a far parlare dell'incuria in cui versa uno dei gioielli architettonici d'Italia è l'assedio dei venditori abusivi lungo i viali e il comportamento dei soliti maleducati che non rispettano gli spazi comuni. E per ristabilire l'ordine pubblico, i carabinieri sono costretti a chiudere il sito turistico, lasciando la gente in fila, all'ingresso, sotto il sole per un'ora e mezza. Cronaca di una giornata di ordinario degrado.
Le immagini mostrano un assedio in piena regola ai turisti in visita alla Reggia di Caserta; assedio messo in atto da più di 40 ambulanti africani, con i carabinieri che, durante i controlli di routine, mentre provano a ristabilire l'ordine pubblico, chiudono gli ingressi. In fila, sotto il sole e per più di un'ora e mezza restano i visitatori, tra cui intere scolaresche.
E monta la polemica su come gli ambulanti di falsi griffati riescano a sfuggire alla sorveglianza, ad arrivare all'ingresso del palazzo vanvitelliano, forzando le transenne, spintonando i custodi e strattonando italiani e stranieri che zaini in spalla, cappellini in testa e borracce d'acqua alla mano, aspettavano di entrare.