E' accusato di essere andato a giocare a tennis mentre risultava in servizio in ospedale. "E' tutto un equivoco", si difende.
Tommaso Ricozzi, 60 anni, medico radiologo, è un dirigente dell’ospedale Loreto Mare di Napoli indagato per truffa, per l'ultima clamorosa vicenda dei "furbetti del cartellino". La foto che qui lo ritrae sorridente è tratta dal suo profilo Facebook, dove documenta fra le altre cose cene, feste e ospitate tv. E' accusato di essere andato a giocare a tennis mentre risultava in servizio in ospedale. "E' tutto un equivoco", si difende.
Il giorno dopo lo scandalo dei cento assenteisti al Loreto, è uno dei pochi a piede libero. Ma, "amareggiato e infuriato", a Repubblica dice: "Non ci sto. Questo è un attacco mediatico, mi difenderò". "Io ho alle spalle 35 anni di lavoro onorato, io non amo i furbetti, l'ho detto sempre", prosegue Ricozzi, indagato anche per la truffa del doppio lavoro: per l'incessante attività prestata nel polo diagnostico di famiglia, il centro Augusto, non rispettando l'esclusiva prevista dal contratto con la sanità pubblica.
E alle accuse di essere un assenteista, un "furbetto", risponde: "Raramente un medico presta servizio dalle 8 alle 20, per cui se mi sono effettivamente allontanato, ora non ricordo, ciò può essersi verificato solo alla cessazione del mio turno di lavoro, più breve. E quindi avrò dimenticando di timbrare il cartellino".