Le Forze Armate hanno avviato un'indagine interna e si sono dichiarate parte lesa
Un operaio di Napoli avrebbe consegnato 10mila euro ad alcuni militari dell'Esercito per ottenere informazioni "riservate" sui test di accesso e una loro "segnalazione" per la figlia nelle prove del concorso per il reclutamento 2015. La Guardia di finanza ha arrestato due militari mentre altri due sono stati sospesi per un anno dal servizio per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione.
Occhi puntati su altri 50 candidati - Perquisizioni sono state effettuate dalle Fiamme Gialle alla ricerca di eventuali prove relative alle posizioni di un'altra cinquantina di candidati che - secondo l'ipotesi investigativa - si sarebbero rivolti agli stessi militari per superare il concorso.
Creato un "sistema" per acquisire informazioni sul concorso - Secondo gli investigatori, gli indagati avevano messo in piedi un ampio e articolato "sistema" di acquisizione di informazioni e atti riservati relativi ai test di accesso e di "segnalazioni" per il superamento del concorso, sfruttando una fitta rete di relazioni personali.
In una nota, l'Esercito ha comunicato di aver avviato "le procedure di sospensione per i militari coinvolti e di dichiararsi parte lesa, oltre ad aver disposto ai propri uffici di continuare a dare la massima collaborazione all'autorità giudiziaria.
E' stata inoltre avviata un'indagine interna "per integrare gli elementi d'informazione, volti all'accertamento dei fatti e delle responsabilità". La forza armata, conclude la nota, "si riserva l'adozione di ogni provvedimento utile a tutelare la propria immagine" ribadendo "la ferma condanna di tali condotte e la netta presa di distanza da chiunque abbia osservato un qualsiasi atteggiamento immorale nonché illegale, che lede fortemente la dignità e l'onore dell'Esercito e di tutti i suoi militari che quotidianamente con onestà e professionalità svolgono il proprio devoto servizio alla Nazione, in Italia e all'estero, anche a rischio della propria vita".