LA DECISIONE DEL TRIBUNALE

Napoli, dipendente in malattia giocava a calcio: licenziato e reintegrato

Secondo il Tribunale, la "scorrettezza" non era sufficiente per confermare il licenziamento. L'azienda è stata inoltre costretta a pagare le spese e a risarcire il lavoratore

28 Set 2018 - 19:17
 © ap-lapresse

© ap-lapresse

Un dipendente dell'Eav (Ente autonomo Volturno) è stato reintegrato al lavoro dopo essere stato licenziato per essere andato a giocare a calcio durante il permesso malattia. Il Tribunale di Napoli ha infatti ritenuto la "scorrettezza" del lavoratore non sufficiente a confermare il licenziamento. Non solo: i giudici hanno inoltre condannato l'azienda a pagare le spese e a risarcire il dipendente, pagandogli un anno di stipendio arretrato.

Come riporta Il Mattino, il lavoratore aveva dichiarato di essere affetto da cefalea, ma in realtà andava in giro per supermercati e si dedicava allo sport. L'azienda aveva dunque deciso di licenziarlo in tronco per aver violato gli "obblighi di correttezza, lealtà e diligenza in forza del rapporto di lavoro". La vicenda risale a ottobre 2017, ma è stata resa nota soltanto adesso.

Un regio decreto dell'epoca fascista - La decisione del Tribunale fa riferimento a una norma particolare, che risale all'epoca fascista. Si tratta di una regola che riguarda il contratto di tutti i tranvieri in materia di sanzioni disciplinare: il regio decreto 148 del 1931, in cui è contemplata la "simulazione di malattia" come "comportamento sleale". Una fattispecie che tuttavia non comporta il licenziamento, ma la sospensione.

La denuncia dell'azienda - La disposizione dei giudici non è ovviamente piaciuta all'Eav, che ha fatto una denuncia circostanziata documentando nel dettaglio i fatti. In un passo della denuncia si legge: "Il lavoratore aveva comunicato di essere in malattia per il giorno 27 e 28 ottobre 2017. Ciononostante il giorno 27 lasciava l'abitazione per due volte. Alle 15, presumibilmente per andare a fare spese (...) Il giorno 28 ottobre alle 13:30 usciva da casa con un borsone da calcio e alle ore 15 partecipava alla partita di calcio della quarta giornata del girone A, del torneo di Prima Categoria della Regione Campania, indossando la maglia numero 10".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri