La giovane, scomparsa a maggio, appena atterrata all'aeroporto di Capodichino è stata interrogata dal magistrato
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"Grazie a tutti, il nostro incubo è finito". E' con questo messaggio sulla pagina Facebook del gruppo che si era mossa per ritrovarla che è stata data la notizia ufficiale del rientro in Italia di R. D. quindicenne scomparsa da Sant'Antimo (Napoli) a maggio. L'adolescente, atterrata all'aeroporto di Capodichino con un volo dalla Turchia, prima di riabbracciare genitori e fratelli che l'aspettavano da 10 mesi è stata sottoposta a interrogatorio dal pm. La sorte della giovane, per familiari ed inquirenti, fin da subito è stata legata a quella di un pakistano di Brescia, che potrebbe averla adescata e convertita.
I genitori non si sono dati pace da quel 24 maggio 2017, giorno della sparizione della loro figlia. Fin dall'inizio hanno sostenuto che a portarla via dai suoi affetti sia stato un pachistano di 27 anni di Brescia. Madre e padre hanno tentano il tutto per tutto per fare tornare la giovane a casa: hanno offerto anche denaro in cambio di informazioni.
Stando alle prime informazioni, la ragazzina era stata portata in Turchia. Ha già potuto parlare al telefono con i genitori, prima del rientro in Italia. Toccherà ai carabinieri della Compagnia di Giugliano (Napoli) accertare cosa le sia successo negli ultimi mesi.