La Procura sta vagliando i primi elementi. Qualcuno ipotizza contatti sospetti dell'impresa che stava lavorando nella palazzina. Un acquirente: banca mi ha negato mutuo per rischi staticità
Dopo il momento del dolore e del lutto c'è quello della chiarezza. Quella che cerca di fare la Procura di Torre Annunziata su quanto accaduto venerdì a Rampa Nunziante, dove una palazzina si è sbriciolata provocando otto morti. Si indaga per disastro colposo e omicidio plurimo. Secondo quanto riporta "Il Mattino" all'interno dell'edificio erano probabilmente in corso lavori per realizzare un B&B e c'è chi ipotizza contatti sospetti dell'impresa.
Martelli pneumatici contro muri portanti? - Fondamentale per far luce su quanto accaduto sarà la consulenza tecnica da affidare a una serie di esperti, ingegneri e geologi. I lavori al secondo piano erano iniziati da circa due mesi e, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, negli ultimi giorni si erano fatti più intensi. Qualcuno parla di martelli pneumatici in azione, in grado di abbattere anche muri portanti. In ogni caso quello che stava accadendo potrà essere verificato grazie a uno degli immobili rimasti in piedi, nella parte di palazzina poggiante su una roccia lavica, quella che ha fatto la differenza tra la vita e la morte.
Il tecnico del comune forse minacciato - Ci si chiede come mai questi movimenti non abbiamo messo in sospetto Giacomo Cuccurullo, una delle vittime del crollo ed esperto tecnico del Comune. Tanto più che alcuni abitanti del condominio avevano espresso le proprie preoccupazioni per i lavori di ristrutturazione. E su questo punto che qualcuno intravede la possibilità di un'infiltrazione camorristica nei lavori. Gli inquirenti avrebbero intenzione di verificare sospetti di eventuali legami indiretti con clan torresi. L'ex sindaco della città, Giosuè Starita, dice al "Mattino": "E se qualcuno avesse fatto capire a Cuccurullo che doveva farsi i fatti suoi e starsene tranquillo?".
Un acquirente: "Banca mi aveva avvisato dei rischi di staticità" - Una indiretta conferma sulle condizioni non ottimali dell'edificio crollato è giunta da un cittadino, Mario de Camillis, mancato acquirente dell'appartamento situato al primo piano dell'edificio, non crollato così come quello situato al secondo. Intervistato dalla TGR, de Camillis ha riferito che il perito incaricato dalla banca alla quale si era rivolto per un mutuo diede parere negativo in quanto si erano evidenziati problemi di staticità.
Parroco: "Responsabili escano allo scoperto" - "I passi di Dio nella nostra città li abbiamo sentiti, ma ci siamo nascosti". Inizia così l'omelia di don Ciro Cozzolino, parroco della Santissima Trinità, a Torre Annunziata (Napoli), commentando dall'altare il crollo dell'edificio che ha provocato otto morti. "È il momento di venire allo scoperto, se ci sono persone responsabili, e in questo momento desidero rivolgermi proprio a loro, sarebbe un atto onorevole riconoscere le proprie colpe".