Difficili le operazioni per recuperare i cadaveri, rinvenuti a una profondità intorno ai 50 metri nel mare di Salerno
Sono stati individuati due dei tre corpi dei sub scomparsi venerdì mattina nelle acque di Palinuro, frazione di Centola (Salerno). Si tratterebbe di Mauro Tancredi e Silvio Anzola. Non ancora trovato, invece, Mauro Cammardella, titolare del locale Centro diving. Le operazioni di recupero risultano difficili dal momento che i corpi si trovano a una profondità di circa 50 metri.
Nella "bolla d'aria che era stata riscontrata nelle acque, e che aveva fatto sperare per i tre, non era stata trovata purtroppo traccia dei sub, avevano riferito i responsabili delle operazioni di soccorso. Nell'area interessata cinque mezzi della Capitaneria di Porto di Palinuro, diretta dal tenente di vascello Andrea Palma, ed i paleosub dei Vigili del Fuoco.
I tre sommozzatori, esperti, si erano immersi durante un'escursione subacquea a parete, insieme ad altri, ma non erano più ritornati in superficie.
Chi conosce i tre sub può giurare che non avrebbero mai commesso imprudenze e che erano profondi conoscitori di ogni angolo della costa di Palinuro. Per far luce su quanto è accaduto, la procura di Vallo della Lucania ha aperto un'inchiesta.
Forse morti per aiutare l'allievo - Diverse le ipotesi sulle cause della tragedia. Un malore? Un guasto tecnico? Un errore umano? Forse - ma è solo un'ipotesi che le indagini dovranno confermare - i due più esperti - Mauro Cammardella e Mauro Tancredi - sono tornati indietro per aiutare l'amico in difficoltà - Silvio Anzola - e sono morti con lui.
Purtroppo, le acque di Palinuro non sono nuove a episodi simili. Dal 1984 a oggi sono stati 14 i decessi a mare. Soltanto nel giugno 2012, furono tre i subacquei morti nel corso di un'immersione: tre uomini e una donna.