Loris Borghi, 69 anni, era accusato di abuso d'ufficio in due inchieste. Nei giorni scorsi era stato rinviato a giudizio
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L'ex rettore dell'Università di Parma Loris Borghi è stato trovato senza vita: secondo gli inquirenti si sarebbe ucciso. Borghi si era dimesso a maggio dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per abuso d'ufficio nell'inchiesta "Pasimafi" sul business della terapia del dolore. Nei giorni scorsi era stato rinviato a giudizio, sempre per abuso d'ufficio, per la nomina di un dirigente universitario dell'Ospedale Maggiore.
Prima docente e poi preside della facoltà di medicina, Borghi, 69 anni, era stato eletto rettore dell'Università di Parma nel 2013. Borghi era indagato nell'operazione Pasimafi, indagine coordinata dalla Procura di Parma e condotta dai Nas che a maggio aveva portato in cella 19 persone fra dirigenti medici e imprenditori del settore farmaceutico. L'ex rettore era invece tra i 75 indagati per abuso d'ufficio. L'accusa aveva contestato loro la creazione di una organizzazione a cui partecipavano dirigenti medici, esponenti del ministero della Salute e diversi manager del campo farmaceutico. L'obiettivo era quello di pilotare il "business" delle cure palliative e delle terapie del dolore.