"NON CE LA FACEVO A RIENTRARE A SCUOLA"

Bullismo, 12enne si getta da finestra: "Non ce la facevo a rientrare a scuola"

La ragazzina è ricoverata in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita. Ai genitori aveva scritto per scusarsi del gesto

19 Gen 2016 - 11:02

    © ansa

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Una ragazzina, di 12 anni, si è gettata dal secondo piano della propria abitazione, a Pordenone. Prima di lanciarsi nel vuoto, la piccola ha lasciato due lettere sulla scrivania. Nella missiva indirizzata ai genitori si scusava per il gesto, in quella ai compagni di classe, invece, una frase emblematica: "Adesso sarete contenti". Si fa largo quindi l'ipotesi del bullismo come causa del gesto. La 12enne, che ha riportato politraumi, è fuori pericolo.

E' stato un miracolo se durante la caduta è andata a rimbalzare sulla tapparella di un appartamento al primo piano frenando di fatto il volo verso il selciato.

Rimasta sempre cosciente, la ragazzina è stata immediatamente soccorsa e ricoverata con prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva di Pordenone, dove i medici le hanno diagnosticato numerose fratture. Per il sospetto interessamento dell'area spinale è stata trasferita all'ospedale di Udine. La madre si è accorta della vicenda quando, entrando nella sua camera, non ha trovato la figlia notando la finestra aperta. Allora si è affacciata e ha visto la bimba distesa nel cortile sottostante, con un vicino che le stava soccorrendo.

"Non volevo rientrare a scuola" - "Oggi dovevo tornare a scuola dopo la malattia, ma io non ce la facevo a rientrare in quella classe. Avevo paura di urlare al mondo i miei timori e così ho deciso di farla finita". E' quanto ha raccontato la dodicenne, dopo essersi lanciata dalla finestra, alla prima persona che l'ha soccorsa, un vicino di casa.

La madre: "Non avrei mai pensato a un malessere così grande" - "Mia figlia non si trovava bene a scuola, ma mai avrei pensato a un malessere così grande". Lo ha detto la madre subito dopo il tragico gesto.

Lettere scritte giorni fa - La 12enne deve aver maturato nel tempo la convinzione di suicidarsi. Lo si desume dal fatto che le lettere lasciate sulla scrivania riportano una data della settimana scorsa, probabilmente giovedì. La ragazzina da circa una settimana non andava a scuola a causa di una infiammazione alle vie respiratorie. La mamma è entrata nella sua cameretta proprio per somministrarle una terapia di aerosol.

Dirigente scuola: "Nessun segnale" - "Non c'era alcun segnale che lasciasse presagire quanto accaduto, siamo sconvolti". Sono le parole della dirigente della scuola media frequentata dalla ragazzina. "Mai, né durante i Consigli di classe, né in situazioni più informali - ha aggiunto - era emerso disagio di alcun tipo, e men che meno episodi di presunto bullismo. I genitori di questa ragazzina e degli altri alunni non hanno mai accennato nulla a me o agli insegnanti. Insomma, un dramma che stava covando e di cui nessuno si era accorto ma non ci sono evidenze alla scuola che ci siano stati episodi particolari".

"La ragazzina ha sempre frequentato con profitto - ha proseguito la dirigente - anche se con una certa discontinuità. Questo è l'unico elemento per cui ho riconosciuto il nome quando gli agenti della Questura sono entrati. E' spesso a casa per qualche problema di salute, ma faceva tante assenze anche alla primaria. Quando ho informato i docenti mi hanno riferito che volevano prendere contatto coi genitori perché da qualche giorno era a casa e i compagni avevano riferito loro che era probabilmente influenzata".

Sulla situazione della classe - venti alunni di cui sette stranieri - la preside ha spiegato che si tratta di un normale gruppo di dodicenni, "forse un po' più turbolento della media - ha riconosciuto - ma senza costringerci ad adottare particolari provvedimenti disciplinari".

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