SVOLTA NELL'INCHIESTA

Coppia uccisa a Pordenone, svolta nell'inchiesta: c'è un indagato

E' un 26enne commilitone di Trifone Ragone. Lo conferma il procuratore della città friulana che aggiunge: "Non possiamo dire altro, l'interessato ha già nominato un avvocato"

26 Set 2015 - 14:30

    © facebook

© facebook

Svolta nell'inchiesta sull'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, la coppia di Pordenone uccisa il 17 marzo nel parcheggio di una palestra: dopo sei mesi di indagini, un 26enne commilitone di Ragone, Giosuè Ruotolo, è stato iscritto nel registro degli indagati. Lo ha confermato il procuratore della città friulana, spiegando "di non poter aggiungere altro perché siamo in una fase molto delicata".

Secondo le ipotesi investigative, l'assassino avrebbe agito da solo, sparando sei colpi a bruciapelo alle vittime. Non è invece ancora chiaro il movente del delitto. Trentenne bocconiana e assicuratrice, lei era originaria di Milano; 29enne sottufficiale dell'esercito, pesista olimpico e modello, lui era di Bari.

L'indizio che avrebbe portato gli inquirenti a scrivere l'amico di Trifone nel registro degli indagati sarebbe, secondo il Corriere della Sera, il ritrovamento di un caricatore compatibile con l'arma del delitto, una pistola Beretta calibro 7.65 molto datata, risalente al periodo antecedente alla seconda guerra mondiale. Il caricatore è stato ritrovato la scorsa settimana sul fondale di un laghetto vicino al piazzale dove è stato compiuto l'omicidio: con tutta probabilità l'assassino se n'è disfato gettandolo nello specchio d'acqua dopo aver ucciso la coppia.

Manca l'alibi - Per gli inquirenti, sarebbe Giosuè Ruotolo, caporale di origini campane, ad aver esploso i colpi mortali a bruciapelo. In questi mesi, l'uomo - che ha abitato a lungo con Trifone in un condominio di via Colombo, a Pordenone, assieme ad altri militari originari del Sud Italia di stanza alla caserma di Cordenons - è stato ripetutamente sentito dagli investigatori, ma ha sempre ripetuto la medesima versione, senza tuttavia fornire assieme un alibi convincente: al momento dell'omicidio - collocato qualche minuto prima delle 20 - si sarebbe trovato nella propria abitazione, da solo.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri