Il padre dell'ex premier: "Non ho nulla da nascondere, non vedo l'ora che venga fuori la verità. Mai fatto cene segrete nelle bettole"
Tiziano Renzi si difende dopo le accuse contro di lui nell'inchiesta Consip. "Non ho mai chiesto soldi - afferma in una nota - e non li ho mai presi. Mai. Credo che i magistrati abbiano tutti gli strumenti per verificarlo. Non vedo l'ora che venga fuori la verità: voglio essere interrogato, voglio che verifichino tutto di me, non ho nulla da nascondere". E aggiunge: "Non ho mai fatto cene segrete in bettole in vita mia, come scrive qualcuno".
"Conosco effettivamente Carlo Russo, del cui figlio sono padrino di battesimo, ma leggo cose sui giornali di cui non so assolutamente nulla", afferma ancora Tiziano Renzi, commentando le dichiarazioni Alfredo Mazzei, commercialista amico di Romeo. Nell'articolo si fa riferimento a un "incontro segreto" tra Tiziano Renzi, Romeo e Russo "in una trattoria senza pretese con ingresso riservato".
"Sto vivendo un incubo" - "Mi sembra di vivere un incubo", prosegue il padre dell'ex premier. "Sono stato indagato due anni fa per la prima volta in vita mia e mi hanno assolto, ma la notizia è stata riportata in qualche trafiletto. Spero solo che il giorno in cui tutto questo finirà, ci sarà lo stesso spazio sui giornali che c'è oggi. Vivo perché i miei nipoti sappiano che io sono quello che hanno sempre conosciuto e non ciò che i giornali scrivono".