Complice il caldo autunno, l'insetto si è moltiplicato in Veneto, Friuli, Piemonte e Lombardia distruggendo in campagna pere, mele, kiwi, uva, soia e mais. Disagi anche in città
Pere, mele, kiwi, uva, mais, soia. Raccolti in pericolo in Veneto, Friuli, Piemonte e Lombardia. Colpa di una cimice extracomunitaria che, complice il caldo autunno e la mancanza di rivali, infesta indisturbata le campagne del Nord Italia, creando non pochi disagi anche nelle città. L'allarme è di Coldiretti: "La cimice marmorata asiatica è solo l'ultimo dei parassiti inediti per l'Italia, che danneggiano l'agricoltura nazionale per oltre un miliardo di euro".
"A favorire la diffusione della cimice asiatica - sottolinea Coldiretti - è stato un autunno particolarmente caldo, con la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali. Un problema che rende molto difficile la lotta all'insetto, che da adulto è in grado di volare per lunghe distanze alla ricerca del cibo e sverna come adulto in edifici o in cassette e anfratti riparati per poi raggiungere in primavera le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova".
"La lotta per ora - osserva Coldiretti - può avvenire solo attraverso protezioni fisiche come le reti anti-insetti sulle colture perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari".
"L`invasione dei cosiddetti insetti alieni provenienti da altri continenti è dovuta - sostiene la Coldiretti - dall'intensificarsi degli scambi commerciali attraverso i quali sono arrivati in Italia dove hanno trovato un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici. La cimice asiatica è infatti solo l`ultimo dei parassiti inediti per l'Italia dove nel tempo sono arrivati, per fare qualche esempio, dalla Popillia Japonica alla Drosophila suzukii, dal Dryocosmus kuriphilus alla Xylella, con un conto dei danni all`agricoltura nazionale stimato in oltre il miliardo di euro".