Avrà il compito di riferire sullo stato attuale delle vittime degli abusi e suggerire i provvedimenti da adottare. Chi vorrà diventare prete dovrà superare esami di condotta morale
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Un gruppo di esperti e un esame di condotta morale per chi vorrà diventare sacerdote. Su proposta del consiglio degli otto cardinali, Papa Francesco ha deciso di introdurre alcune novità per fronteggiare la piaga dei preti pedofili. Sarà presto istituita una commissione, formata da religiosi e laici, che affiancherà il pontefice nel suo impegno verso i minori e per la protezione pastorale delle vittime degli abusi.
L'annuncio è stato dato dal cardinale Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston e membro del consiglio di cardinali che collabora con papa Francesco nel governo della Chiesa e nel progetto di riforma della Curia.
La commissione avrà il compito di riferire sullo stato attuale delle vittime degli abusi, suggerire in raccordo con conferenze episcopali sui provvedimenti da adottare, proporre nomi di persone adatte per la sistematica attuazione di queste nuove iniziative includendo laici, religiosi, religiose, sacerdoti con competenze nella sicurezza dei fanciulli, nei rapporti con le vittime, nei problemi di salute mentale, nell'attuazione delle leggi. La composizione e le competenze della commissione verranno comunicate dal Pontefice con un documento specifico.
Chi vorrà diventare prete dovrà superare esami di condotta morale - Tra le possibili responsabilità della commissione ci saranno linee guida per la protezione dei bambini, lo sviluppo di norme per la protezione dei bambini e la prevenzione degli abusi su minori, programmi di formazione di chi opera su bambini e su minori. Inoltre protocolli per la sicurezza dell'ambiente, codici di condotta professionale, per l'attestazione di idoneità al ministero sacerdotale, screening, controllo della fedina penale, schede di valutazione psichiatrica, la collaborazione con autorità civili per la segnalazione dei reati.
Altri specifici compiti, comunicazioni riguardanti il clero, la pastorale di supporto delle vittime e dei familiari, l'assistenza spirituale e servizi di salute mentale, la collaborazione con esperti di ricerca e sviluppo della prevenzione degli abusi sui minori, studi di psicologia e sociologia, la collaborazione con vescovi e superiori religiosi, il rapporto con i fedeli e i mezzi di comunicazione, incontri con le vittime, la supervisione e il recupero riguardante chierici colpevoli di abusi.