Ha ucciso 7 anziani. Il figlio di una delle vittime: "Giustizia è fatta"
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La Terza Corte d'Assise di Roma ha condannato all'ergastolo Angelo Stazzi, l'infermiere accusato di aver ucciso sette anziani ricoverati in una casa di riposo alle porte della Capitale. La sentenza è stata emessa per cinque dei sette omicidi. Le morti sarebbero state provocate da una somministrazione massiccia di insulina in soggetti non diabetici e, in due casi specifici, di psicofarmaci.
Il figlio di una vittima: "Giustizia è stata fatta" - "Giustizia è stata fatta". E' il commento del figlio in lacrime di uno degli anziani uccisi da Stazzi. "E tutto questo - ha aggiunto Enzo Rinaldi, figlio di Maria Teresa Cutullè - serva anche da monito per altri operatori del settore nell'applicare professionalità alla cura degli anziani. Anche questo rende la nostra società una società civile".
Stazzi era stato già condannato per l'omicidio di una collega - Angelo Stazzi era già stato condannato per l'omicidio di una collega, Maria Teresa Dell'Unto, nel 2001. Per quel delitto la III Corte d'Assise di Roma lo condannò a 24 anni di carcere. Il delitto avvenne al termine di una lite tra i due per questioni economiche. La donna, infermiera anche lei, aveva prestato in diverse occasioni soldi a Stazzi, un amico di vecchia data con il quale forse era legata anche da un rapporto sentimentale. L'uomo negli anni l'aveva completamente soggiogata, in un rapporto fatto di richieste continue di denaro e prestiti. La donna aveva deciso di dire basta, ma la situazione precipitò drammaticamente e Stazzi, forse al culmine di una furibonda lite, la uccise.
Stazzi e la casa di riposo dovranno risarcire le famiglie - Angelo Stazzi e la casa di riposo, Villa Alex, sono stati condannati in solido a risarcire i danni da liquidarsi in sede civile. Le morti per le quali Stazzi è stato condannato risalgono al periodo gennaio-ottobre 2009. "Grave ipoglicemia determinata dalla somministrazione di farmaci ipoglicemizzanti", è stato il filo conduttore per il quale la Squadra Mobile di Roma chiuse il cerchio intorno all'infermiere che lavorò in quella casa per anziani tra dicembre 2008 e settembre 2009.