Il Santo Padre: "Nelle Sacre Scritture troviamo parole significative per cominciare un nuovo anno. E ringrazia il presidente Napolitano
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Papa Francesco si è recato a sorpresa, in forma strettamente privata, in visita alla basilica romana di Santa Maria Maggiore. Il Santo Padre, nella solennità di Maria Madre di Dio, ha voluto pregare dinanzi all'immagine mariana della "Salus populi romani". Nella giornata del Capodanno Beroglio ha sottolineato che nelle Sacre Scritture ci sono "parole di forza, di coraggio, di speranza quanto mai significative per l'inizio di un nuovo anno".
Il riferimento è alle letture bibliche della giornata del primo giorno dell'anno, in particolare alla "antica preghiera di benedizione che Dio aveva suggerito a Mosè", e che, secondo papa Francesco, assume appunto un senso molto profondo al momento in cui comincia un anno nuovo: "Ti benedica il Signore e ti custodisca - dice la preghiera di Mosè -. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace". Queste parole, ha detto il pontefice nella messa celebrata in San Pietro, "accompagneranno il nostro cammino per il tempo che si apre davanti a noi".
E ancora: "Sono parole di forza, di coraggio, di speranza. Non una speranza illusoria, basata su fragili promesse umane; neppure una speranza ingenua che immagina migliore il futuro semplicemente perché è futuro". "Questa speranza - ha aggiunto - ha la sua ragione proprio nella benedizione di Dio, una benedizione che contiene l'augurio più grande, l'augurio della Chiesa a ognuno di noi, pieno di tutta la protezione amorevole del Signore, del suo provvidente aiuto".
"Pace ai popoli, il dialogo vinca la vendetta" - Alla preghiera dell'Angelus, in occasione della Giornata mondiale della Pace, il Papa ha poi affidato a Maria "il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione".
"Grazie al presidente Napolitano" - Il pontefice ha poi voluto rivolgersi al Capo dello Stato "per le espressioni augurali" nel messaggio di fine anno. "Ricambio di cuore, invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano, affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza".
"Affidiamo a Maria la fame e la sete di giustizia" - Papa Francesco ha poi affidato "a Maria il nostro itinerario di fede, i desideri del nostro cuore, le nostre necessità, i bisogni del mondo intero, specialmente la fame e la sete di giustizia e di pace", invitando poi i fedeli a invocare con lui per tre volte la "Madre di Dio", così come - ha spiegato - gridavano gli abitanti di Efeso al momento del Concilio che definì la divina maternità della Vergine.
"Madre di Dio! Questo è il titolo principale ed essenziale della Madonna - ha sottolineato -. Si tratta di una qualità, di un ruolo che la fede del popolo cristiano, nella sua tenera e genuina devozione per la mamma celeste, ha percepito da sempre". E nel rapporto con Maria, il Pontefice vede "il 'sensus fidei' del popolo di Dio che nella sua unità mai sbaglia".
"La Madre del Redentore ci precede e continuamente ci conferma nella fede, nella vocazione e nella missione - ha detto ancora il Papa -. Con il suo esempio di umiltà e di disponibilità alla volontà di Dio ci aiuta a tradurre la nostra fede in un annuncio del Vangelo gioioso e senza frontiere. Cosi' la nostra missione sarà feconda, perché è modellata sulla maternità di Maria".
"La pace comincia tra le mura di casa" - Infine, un appello ai fedeli: "Incominciamo a casa: giustizia e pace a casa, tra noi. Si comincia a casa e si va avanti nell'umanità, ma dobbiamo incominciare a casa".