giallo nel giallo

Caso Orlandi, aperta la tomba di De PedisVicino alla bara trovata un'urna con ossa

La bara si trova nella basilica di Sant'Apollinare a Roma. De Pedis, secondo la sua ex fidanzata, avrebbe rapito la ragazza figlia di un dipendente del Vaticano. I resti trovati nella cassetta potrebbero non appartenere al boss, la cui salma era invece ben conservata

14 Mag 2012 - 16:15
 © Dal Web

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Nella bara tumulata nella basilica di Sant'Apollinare a Roma "c'è il corpo di Enrico De Pedis". E' quanto si apprende dalla polizia scientifica dopo l'apertura della tomba dell'ex boss della banda della Magliana. La conferma anche dalle impronte rilevate sul cadavere. Per la sua ex compagna fu proprio De Pedis a rapire la giovane Emanuela Orlandi.

Renato De Pedis fu ucciso in un regolamento di conti il 2 febbraio 1990 e sepolto nella cripta. Sul sagrato sono stati dispiegati polizia e carabinieri per frenare la folla di curiosi e giornalisti.

Anche i legali dei familiari di Enrico De Pedis, Lorenzo Radogna e Maurilio Prioreschi, sono entrati nella chiesa per assistere alle operazioni. 

Il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, è giunto accompagnato dalla sua legale. Orlandi non è stato convocato ufficialmente ma ha chiesto la possibilità di presenziare alle operazioni di apertura della tomba. "Mi auguro che questo di oggi sia un passo importante verso la collaborazione tra Stato e Vaticano", ha detto Orlandi. "E' solo un passo avanti per le indagini, speriamo si faccia chiarezza", ha aggiunto.

La prova delle impronte
Gli esami dattiloscopici hanno confermato senza ombra di dubbio che il cadavere è di De Pedis. Le impronte infatti hanno permesso l'identificazione del cadavere consentita anche grazie al buono stato di conservazione del corpo.

De Pedis sequestrò Emanuela?

La decisione della Procura di riaprire la tomba è arrivata in seguito ad una telefonata alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto" del 2005 e alla testimonianza dell'ex compagna di "Renatino", Sabrina Minardi, la quale rivelò che a sequestrare Emanuela Orlandi fu proprio De Pedis.

La bara per ora non sarà spostata
Non sarà spostata la bara. La tomba è stata solo aperta e la polizia scientifica ha effettuato i rilievi esterni sui resti del cadavere. Lo spostamento della bara avverrà nei prossimi giorni. I rilievi riguardano anche la cripta dove la bara era tumulata.

Trovata cassetta con altri resti
Vicino alla bara è stata trovata una cassetta con altri resti che potrebbero non appartenere al boss, la cui salma era invece ben conservata. Lo si apprende da fonti investigative. I resti saranno esaminati dalla polizia scientifica.

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