Interrogato un funzionario laico. I pm si chiedono se nella vicenda ci sia una possibile cabina di regia superiore. Intanto il Papa pensa a graziare il maggiordomo per ora in stato d'arresto
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Sul caso della fuga di notizie in Vaticano, i pm ora si chiedono se sia il frutto della mente di poche persone o se "dietro" ci sia una volontà organizzata, una regia allargata. Nel mirino degli investigatori, intanto ci sono 20 sospettati, tra questi un funzionario laico che ha sofferto da poco di una grave forma di esaurimento nervoso e che durante l'interrogatorio ha dato vita a uno sfogo dai toni apocalittici.
Come scrive La Stampa, il Pontefice è informato dei fatti e della situazione delicata che sta avvenendo nella Curia però conserva la sua serenità e nel frattempo pensa a graziare Paolo Gabrielli, che ieri ha ricevuto i figli e la moglie mentre i suoi legali sono in procinto di chiedere gli arresti domiciliari.
In Vaticano intanto si vocifera che a far cessare, una volta per tutte, le faide interne ci penserà la collocazione a riposo del cardinale Tarciso Bertone. Soprattutto perché avverrebbe senza stravolgimenti, dato che i fedelissimi del capo della Segreteria di Stato rimarrebbero tutti in carica. Il suo successore, tra l'altro, l'attuale ministro degli Esteri, Dominique Mamberti, non è sgradito allo stesso Bertone.