Il Pontefice nell'incontro con i cardinali nella sala Clementina: "Un grazie a Benedetto XVI"
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"Forse la metà di noi è nella vecchiaia, la vecchiaia è la sede della sapienza della vita. Doniamo questa sapienza ai giovani". A dirlo è Papa Francesco nell'incontro con i cardinali nella sala Clementina. Il Pontefice ha rivolto un pensiero a Benedetto XVI che "ha arricchito la Chiesa con il suo magistero di fede, umiltà e mitezza".
"Non cediamo mai al pessimismo, troviamo ogni giorno il coraggio per portare il Vangelo ai quattro angoli della terra", ha detto il Papa nella prima udienza. Il suo messaggio è questo: "Doniamo la sapienza ai giovani, come il buon vino che con l'età diventa migliore". Francesco ha poi rilevato con gioia come "da ogni angolo della terra si sia elevata la preghiera per il nuovo Papa" e riferisce di essere stato "carico di emozione per la folla assiepata in Piazza San Pietro" al momento della sua elezione.
"Grati a Ratzinger per la sua umiltà e dedizione" - Il Papa durante l'incontro con i cardinali nella sala Clementina ha rivolto anche un pensiero "grato" a Benedetto XVI. Il suo, ha sottolineato, "rimarrà un patrimonio spirituale per tutti: il ministero petrino vissuto con totale dedizione ha avuto in lui un interprete umile e paziente".
"Conclave? Periodo delicato ma significativo" - Papa Francesco è poi tornato sul Conclave, sottolineando come sia stato un "periodo carico di significato non solo per il collegio cardinalizio, ma anche per tutti i fedeli". "In questi giorni - ha aggiunto - abbiamo avvertito quasi sensibilmente l'affetto e la solidarietà della Chiesa universale, come anche l'attenzione di tante persone che, pur non condividendo la nostra fede, guardano con rispetto e ammirazione alla Chiesa e alla Santa Sede".
Padre Lombardi: "Protesse molti durante la dittatura" - Incontrando i giornalisti in un briefing, il portavoce della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi ha detto che Bergoglio "fece molto per proteggere la gente durante la dittatura" e una volta diventato arcivescovo di Buenos Aires "chiese il perdono per la Chiesa, per non avere fatto abbastanza durante il periodo della dittatura".
Un prete torturato: "Sul Papa non posso esprimermi" - Sul tema della dittatura in Argentina e il rapporto con Papa Francesco è intervenuto anche padre Franz Jalics, uno dei due religiosi arrestati e torturati durante il regime di Videla, dicendo: "Sono riconciliato con quegli eventi e per me quella vicenda è chiusa. E sul ruolo di Jorge Mario Bergoglio non posso prendere alcuna posizione".
Papa Francesco inciampa - Durante l'incontro con i cardinali, il Pontefice è inciampato sui gradini della sala Clementina. Scendendo dalla piattaforma per andare incontro al cardinale Angelo Sodano, ha messo un piede in fallo, ma non è caduto. Subito dopo ha abbracciato Sodano che gli aveva appena rivolto un indirizzo di saluto quale decano del collegio cardinalizio.
Ai fedeli argentini: "Non venite, fate offerta ai poveri" - Lombardi ha poi rivelato che Papa Francesco "la sera della sua elezione ha chiamato il Nunzio in Argentina e gli ha detto: faccia pur sapere ai vescovi e ai fedeli che non c'è bisogno di venire per la Messa di inaugurazione, è un lungo viaggio, molto costoso", con quei soldi "che facciano invece un'offerta ai poveri".
A pranzo siede dove trova posto - "Il direttore della Casa di Santa Marta - ha aggiunto Lombardi - mi dice che quando il Santo Padre va per i pasti, cena e pranzo, arriva quando i cardinali sono già seduti, cerca un posto libero, non ha un posto riservato a lui. Il direttore della Casa di Santa Marta è stato direttore anche alla Casa del Clero e mi ha raccontato che il suo passaggio ieri è stato molto commovente. Conosceva personalmente tutti i dipendenti e chiedeva notizie della figlioletta, della moglie. Tutti piangevano di commozione".
Nel pomeriggio visita in clinica al card. Mejia - Papa Francesco nel pomeriggio si è recato alla clinica Pio XI, in Via Aurelia, per visitare il cardinale argentino Jorge Mejia, 90 anni, archivista e bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa, che nei giorni scorsi era stato colto da un malore. Il Papa ha benedetto tutti i pazienti ricoverati in terapia intensiva e si è avvicinato ad ogni letto.
Nonostante i servizi di sicurezza si avvicina alla folla - Papa Francesco, raccontano ancora fonti mediche della clinica Pio XI, è apparso estremamente disponibile ed ha rivolto ai presenti l'invito ad "andarlo a trovare". Una grande "affabilità", tanto che, mentre i servizi di sicurezza facevano da cordone, il Pontefice continuava ad avvicinarsi al personale ed ai pazienti radunatisi nell'androne. Il Papa è giunto in auto, con poche persone e 4-5 uomini della sicurezza. L'incontro col cardinale Mejia è stato cordiale.