CORTE D'ASSISI

Sentenza Cucchi, condannati tutti i medici Roma, la Corte assolve agenti e infermieri

"Assassini, assassini". Così è esplosa la rabbia in aula alla lettura della sentenza. In lacrime Ilaria, la sorella del giovane morto nel 2009: "Giustizia ingiusta. Non è successo niente, mio fratello Stefano è morto di suo..."

05 Giu 2013 - 19:38
 © Ansa

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Sei medici sono stati condannati dalla Corte d'Assise di Roma per omicidio colposo per la morte di Stefano Cucchi, il geometra arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo al Reparto di medicina protetta dell'ospedale Sandro Pertini. Agenti e infermieri sono stati invece assolti. La pena per i medici è sospesa. In aula la gente ha urlato "assassini". Il pubblico è stato tenuto a stento dagli uomini della polizia.

Cinque medici su sei sono stati condannati per omicidio colposo: il primario Aldo Fierro a due anni, i medici Stefania Cordi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis e Silvia Di Carlo a un anno e 4 mesi. Rosita Caponetti a otto mesi per il reato di falso ideologico. Assolti i tre infermieri (Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe), accusati, tra l'altro, di abbandono di incapace, e tre agenti della polizia penitenziaria (Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici),  assolti con la formula che richiama la vecchia insufficienza di prove.

A vario titolo e a seconda delle posizioni, tutti erano stati accusati di abbandono di incapace, abuso d'ufficio, favoreggiamento, falsità ideologica, lesioni ed abuso di autorità. 

I medici dovranno risarcire la famiglia -
I cinque medici condannati per omicidio colposo dovranno corrispondere immediatamente un risarcimento di 100mila euro a Giovanni Cucchi, padre di Stefano, 100mila a Rita Calore, la madre, e 80mila a Ilaria, la sorella. In favore della stessa sorella è stata disposta una provvisionale di 20mila per ciascuno dei due figli, nipoti di Stefano. Il risarcimento danni sarà stabilito in sede civile.  

Per l'accusa (che aveva chiesto pene comprese tra i sei anni e otto mesi di reclusione e i due anni), Stefano Cucchi fu picchiato nelle camere di sicurezza del tribunale in attesa dell'udienza di convalida. Caddero nel nulla le sue richieste di farmaci, e in ospedale praticamente fu reso incapace di provvedere a se stesso e lasciato senza assistenza, tanto da portarlo alla morte.

Infermiere: "E' emersa la verità" - "Per fortuna è emersa la verità che ha alleviato una sofferenza di 4 anni. E' stata proprio una liberazione. Ringrazio l'avvocato, tutti quelli che ci sono stati vicini che sanno come sono andate le cose. Sanno come ci siamo comportati, abbiamo sempre fatto di tutto per aiutare questo ragazzo, non solo noi ma anche i medici. Questo però non è stato capito. Spero che anche i medici verranno assolti con formula piena". Lo ha detto Giuseppe Flauto, uno dei tre infermieri assolti.

Sorella Cucchi: "Giustizia ingiusta" - "Non mi arrendo. Giustizia ingiusta". Lo ha detto Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, in lacrime dopo la sentenza. "Mio fratello è morto di ingiustizia. I medici dovranno fare i conti con la loro coscienza, mio fratello non sarebbe morto senza quel pestaggio. Non è successo niente, mio fratello Stefano è morto di suo, è morto per un errore medico. Sarebbe morto anche a casa nostra, ci siamo sbagliati su tutto".

La madre: "Ucciso un'altra volta" - "Me l'hanno ammazzato un'altra volta". E' il commento di Rita Calore, la mamma di Cucchi, a Tgcom24 dopo la sentenza. "Prima credevo nella giustizia, ora non più", aggiunge la donna. Giovanni Cucchi, il padre, non si arrende e annuncia: "Andremo avanti fino in fondo, scopriremo la verità".

I pm: "Insoddisfatti per l'assoluzione degli agenti" -"L'assoluzione dei tre agenti penitenziari non ci lascia soddisfatti e sarà oggetto di nostra valutazione". Lo ha detto il pm Vincenzo Barba sulla sentenza per la morte di Stefano Cucchi. E' probabile che la Procura farà appello contro l'assoluzione dei tre agenti.

Legale famiglia: "Sentenza è un fallimento dello Stato" - "Tre anni fa avevo previsto questo momento. Questo è un fallimento dello Stato perché considerare che Stefano Cucchi è morto per colpa medica è un insulto alla sua memoria e a questa famiglia che ha sopportato tanto. E' un insulto alla stessa giustizia". Lo ha detto Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi.

Esultano gli assolti - ''E' la fine di un incubo. La giustizia ha trionfato'', ha detto Nicola Menichini, uno degli agenti di polizia penitenziaria mentre lasciava l'aula bunker di Rebibbia tenendo sotto braccio la moglie. ''E' una vittoria sia dal punto di vista umano che dal punto di vista professionale'', Commenta così l'avvocato Diamante Ceci, legale di due dei tre infermieri oggi assolti al processo per la morte di Stefano Cucchi. Secondo la penalista ''finalmente è stata ristabilita la verità tanto attesa dagli infermieri dopo quattro anni di un lungo processo e di tante sofferenze. L'assoluzione è stata ampia perché sono stati dichiarati totalmente innocenti e riconosciuto che non hanno commesso quei fatti così ostinatamente la Procura e le parti civili gli contestavano''.

Associazione "Detenuto Ignoto": "L'Appello ribalti la sentenza" - "Purtroppo anche oggi la giustizia italiana ha dato prova della sua iniquità". Giudica una "vergogna" la sentenza che ha condannato solo i medici per la morte di Stefano Cucchi, l'associazione il Detenuto Ignoto, che ora si augura che il verdetto venga ribaltato in appello. "Dispiace per Ilaria e la famiglia Cucchi che con tanto dolore e sacrificio aspettavano da quattro anni l'esito di questa giornata" dice il segretario Irene Testa, secondo cui "fin tanto che chi giudica e sbaglia non potrà essere perseguito civilmente, errori o doli continueranno ad esserci".

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