La posizione del ragazzo si è alleggerita dopo l'interrogatorio del fratello, che ha confessato di essere stato al volante al momento della tragedia
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Torna in libertà Samuele H., il 19enne rom accusato del concorso in omicidio di una donna filippina e del ferimento di altre otto persone in un incidente avvenuto il 26 maggio, a Roma. Lo ha deciso il gip al termine dell'interrogatorio di garanzia. Il magistrato ha convalidato il fermo disponendo, però, la scarcerazione del ragazzo. Per questa vicenda sono detenuti, nel carcere minorile di Casal del Marmo, il fratello di Samuele e la giovane moglie.
La posizione del giovane si è alleggerita dopo l'interrogatorio del fratello, il 17enne, padre di un bimbo di 10 mesi e marito dell'altra 17enne arrestata. "Al volante c'ero io - ha raccontato il ragazzino - e quando ho visto l'alt del posto di blocco ho avuto paura ed ho accelerato". Il 17enne ha anche raccontato che Samuele e la moglie "erano tutti seduti dietro. Quando ho visto la paletta delle forze dell'ordine mi è preso il panico e ho proseguito. L'ultima volta che mi hanno fermato mi hanno picchiato".
Per lui il giudice ha convalidato l'arresto disponendo la custodia cautelare nel carcere di Casal del Marmo. Per il 19enne, invece, le porte del carcere si sono aperte, anche se il provvedimento di fermo è stato convalidato.