007: "JIHAD DELLA PAROLA"

Isis: "Siamo nelle vostre strade" Messaggi con foto di Roma e di Milano

"Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell'ora X". Questi gli inquietanti messaggi firmati Isis, scritti a penna su foglietti. I messaggi devono essere ancora verificati

29 Apr 2015 - 13:41
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"Siamo nelle vostre strade. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell'ora X". Questi gli inquietanti messaggi firmati Isis, scritti a penna su foglietti e fotografati con lo sfondo di riconoscibili luoghi del nostro Paese, tra cui Roma e Milano. Le foto, riferisce Rita Katz, la direttrice del "Site" che monitora le realtà jihadiste, circolano su account Twitter di sostenitori dell'Isis. I messaggi devono essere ancora verificati.

Isis: "Siamo nelle vostre strade" Messaggi con foto di Roma e di Milano

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Servizi segreti: "Jihad della parola" - "La vigilanza è sempre alta, ma al momento non ci sono elementi di allarme nuovi. Si tratta di pura propaganda mediatica, jihad della parola". Lo hanno detto all'Ansa fonti dei Servizi segreti commentando i messaggi minacciosi firmati Stato Islamico. Sullo sfondo dei messaggi diversi scorci, dal Colosseo, al Duomo e alla stazione di Milano. Immortalati anche mezzi della Polizia di Stato e della Polizia locale, sempre del capoluogo lombardo, fermate della metropolitana, tratti autostradali (la Milano-Venezia, uscite di Dalmine e Trezzano sull'Adda) e bandiere dell'Expo. Sui foglietti anche una sorta di logo del Califfato.

In un caso, sotto alla scritta Islamic State in Rome, appare anche la firma: Omar Moktar. E' questo il nome di un leader di Al Qaida, ma Omar al-Muktar è pure il "Leone del Deserto", il famoso eroe nazionale libico che condusse negli anni 20 la guerriglia anticoloniale contro gli italiani. Molti si ricordano quando Gheddafi, nel giugno 2009, arrivò in Italia mettendo in bella mostra sulla sua divisa proprio la foto di Al-Muktar, simbolo della resistenza libica impiccato dagli invasori italiani.

Da parte dei simpatizzanti dell'Isis, o di semplici "disturbatori", "c'è la consapevolezza - dice la fonte - che un qualsiasi messaggio siglato Stato Islamico postato sul web ha un'immediata cassa di risonanza sui media. E' quello che sta avvenendo ormai da mesi. Dunque, sicuramente c'è grande effervescenza sui siti, sui social; da parte degli apparati di sicurezza c'è un profondo monitoraggio e nessuna sottovalutazione, ma un conto sono i messaggi postati su internet e un conto i pericoli reali".

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