Ospite di una Casa Accoglienza

Omicidio Kercher, Rudy Guede esce da carcere Viterbo per permesso

L'unico condannato per il delitto della studentessa, che da sempre si è dichiarato innocente, non potrà avere dialoghi con persone non autorizzate

26 Giu 2016 - 08:47

Rudy Guede ha lasciato il carcere Mammagialla di Viterbo per un permesso premio di 36 ore. L'ivoriano, 29 anni, unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher e che da sempre si è dichiarato innocente, sarà ospite della struttura del gruppo assistenti volontari animatori carcerari (Gavac), dove potrà accogliere familiari e amici inseriti in una lista passata al vaglio dai magistrati, ma non potrà uscire né avere rapporti o dialoghi con persone esterne non autorizzate.

Guede dovrà rientrare nella casa circondariale entro le 21.00 di domenica. Appena arrivato nella casa accoglienza si è affacciato alla finestra, ha guardato il cielo e sorriso. "Dopo aver trascorso nove anni in una cella di due metri per tre - ha spiegato Claudio Mariani, criminologo, vice-presidente del Gavac e coordinatore del gruppo di lavoro creato dal Centro per gli studi criminologici a sostegno dell'innocenza di Guede - aveva paura di attraversare la strada, ha visto uno smartphone e si è chiesto cosa fosse, le paure vengono prima di accorgersi del sole".

"E' sereno, - ha detto il portavoce Daniele Camilli - ha chiesto una scacchiera, big bubble, due panini, una birra e un melograno, che però non siamo riusciti a trovare perché fuori stagione e un profumo". L'uscita dalcarcere prevista a maggio scorso, infatti, era slittata perché nella struttura di accoglienza non c'é una cucina. Successivamente il Tribunale di sorveglianza di Roma ha stabilito che i volontari potranno portare dei pasti a Guede.

E' atteso per domenica l'arrivo a Viterbo della signora Tiberi, la maestra che ha cresciuto Rudy. Guede è stato processato con il rito abbreviato ed è stato condannato in via definitiva per l'omicidio di Meredith Kercher,uccisa a Perugia il primo novembre 2007. Finirà di scontare la pena nel 2024. Assolti, invece, in Cassazione Amanda Knox e Raffaele Sollecito.

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