Papa indice un giubileo straordinario "Sarà l'Anno Santo della Misericordia"
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L'Anno Santo durerà dall'8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016 in occasione del 50esimo anniversario della chiusura dello storico Concilio Vaticano II
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Il Papa ha indetto un giubileo straordinario in occasione del 50esimo anniversario della chiusura dello storico Concilio Vaticano II. L'Anno Santo durerà dall'8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016.
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Il giubileo cattolico, detto anche "anno santo", è un periodo di conversione durante il quale la Chiesa concede l'indulgenza, cioè la remissione della pena per i peccati, a chi compie alcune pratiche cultuali. Per il giubileo straordinario del 2000 il Papa stabilì, per esempio, che oltre che a Roma e in Terra Santa, si poteva celebrarlo in ognuna delle chiese indicate dal vescovo in ogni diocesi.
Il primo giubileo - Fu istituito da Bonifacio VIII, che parlava del recupero di un'antica tradizione mai perduta, nel 1300 e originalmente avrebbe dovuto avere periodicità di cento anni, ma già nel 1343 Clemente VI, con la bolla "Unigenitus Dei filius", decise una periodicità di 50 anni, e il secondo giubileo fu celebrato nel 1350; nel 1390 Bonifacio IX decise per ogni 33 anni; nel 1450 Niccolo' V tornò ai cinquanta anni, che diventarono 25 nel 1475, sotto Paolo II, e tali sono rimasti fino ai giorni nostri. L'ultimo giubileo ordinario è stato quello del 1975; nell'83 ne è stato celebrato uno straordinario per i 1950 anni dalla morte di Cristo. Quello del 2000 fu un giubileo ordinario, ma epocale, in occasione dei duemila anni dalla nascita di Gesù.
Influenza ebraica - L'anno santo si ispira al giubileo ebraico, descritto nel capitolo 25 del libro del Levitico dell'Antico testamento, e conosciuto anche come anno sabbatico. Si celebrava ogni cinquanta anni (cioè dopo ogni sette settimane di anni) con una serie di prescrizioni sociali. Per l'anno sabbatico si lasciava riposare la terra e tutti potevano goderne dei frutti spontanei, venivano liberati gli schiavi, la terra e le proprietà ritornavano ai proprietari originari.
Suono del corno - L'inizio del giubileo veniva annunciato con una serie di riti ufficiali, tra cui il suono del corno di montone, in ebraico jobel, da cui giubileo.
Il giubileo ebraico - in vigore fino al primo secolo dopo Cristo ma che rimane in forme residuali in alcune frange ortodosse dell'ebraismo contemporaneo - serviva a una società tribale a correggere le disuguaglianze troppo accentuate. Il suo principio ispiratore era che l'uomo non è padrone dei beni e delle ricchezze, ma solo amministratore, e che deve disporne secondo giustizia e in favore dei più deboli.
Il giubileo cristiano, pensato già dal papa-mistico Celestino V anche se realizzato poi dal meno ascetico Bonifacio VIII, mantiene questa aspirazione alla giustizia e rapporti più equi tra le persone e le società. Nel corso dei secoli ha assunto connotazioni diverse, e l'accentuazione utilitaristica collegata a un uso mercantile delle indulgenze è stata uno dei motivi scatenanti della protesta di Martin Lutero e della Riforma.
Tutt'oggi il mondo protestante vive con difficoltà il giubileo cattolico per quanto riguarda le indulgenze. Così i protestanti hanno accolto con maggior favore la "Tertio millennio adveniente", con la quale, nel 1994, Giovanni Paolo II spiegava il significato di conversione del giubileo, chiedendo anche alla Chiesa di fare autocritica sugli errori del passato, ma hanno visto con meno benevolenza "l'Enchiridion indulgentiorum", pubblicato dal Vaticano per chiarire modi e condizioni per lucrare l'indulgenza.
Il giubileo del 2000 - L'anno santo del 2000 iniziò la notte del 24 dicembre quando il Papa aprì la porta santa di san Pietro, e terminò il 6 gennaio del 2001, quando il Pontefice la richiuse. Per questo giubileo straordinario inoltre il Papa aprì personalmente, in giorni differenti, anche le porte sante delle altre basiliche giubilari romane, cosa che invece nei precedenti giubilei fecero i cardinali delegati.
Bagnasco: "Grande sorpresa e grande dono dal Papa" - "Papa Francesco ha fatto una grande sorpresa e una grande dono alla Chiesa universale con l'indizione di questo nuovo Anno Santo e di questo Giubileo della Misericordia". E' il commento del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. "La Chiesa Italiana ringrazia molto il Santo Padre ed esprime tutta la gioia e tutta la gratitudine per questo Anno Santo", ha aggiunto.