L'attore lancia l'hashtag #romasonoio. Tanti raccolgono l'invito, altri lo criticano: "Paghiamo le tasse, vogliamo i servizi"
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Quella prima pagina del New York Times con i cumuli di rifiuti per le strade della Capitale ha lasciato l'amaro in bocca a tutti. E Alessandro Gassmann ha lanciato il suo appello via social network ai romani: "Roma sono io. Armiamoci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città". Una proposta, quella dell'attore, che ha raccolto molti applausi ma anche qualche critica.
L'hashtag lanciato da Gassmann, #Romasonoio, è tra i più usati della giornata.
Marino ringrazia - La proposta anti-degrado trova migliaia di consensi, compreso quello del sindaco della Capitale, Ignazio Marino, dell'ex sindaco Francesco Rutelli e dell'ex ministro Corrado Passera, ma fa anche discutere. "Ringrazio chi ogni giorno si impegna per prendersi cura della citta', come RetakeRoma, e apprezzo molto l'iniziativa lanciata da Alessandro Gassmann. E' importante il contributo di tutti, cittadini e istituzioni: insieme dobbiamo amare Roma e rispettarla a partire dai piccoli, grandi, gesti quotidiani", scrive su Fb il sindaco Marino.
Ma c'è chi non è d'accordo - "Bella l'idea, ma noi paghiamo le tasse e in cambio vorremmo servizi adeguati", in sintesi l'appunto dei contrari. Tra i piu' critici c'e' un altro romano doc, il comico Enzo Salvi. "Caro Alessandro - scrive -, ma con quello che ci fanno pagare dovrebbero venirci a passare la cera davanti al portone. A Roma la vera immondizia sta dentro ai Palazzi".