La sorella dopo le ammissioni del carabiniere in Corte d'assise: "A nove anni dalla terribile fine di mio fratello, la verità è entrata in un'aula di giustizia"
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"Adesso che il muro è stato abbattuto, ci chiedano scusa". Così Ilaria Cucchi si sfoga su Facebook, dopo la svolta improvvisa del processo sulla morte del fratello Stefano: in Corte d'assise, davanti ai magistrati uno dei carabinieri imputati, Francesco Tedesco, ha infatti ammesso che il giovane venne pestato da due colleghi.
"Il muro è stato abbattuto" - "Processo Cucchi. Udienza odierna ore 11.21. Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi". Queste le parole che Ilaria pubblica su Facebook a pochi istanti dalla rivelazione del carabiniere in aula, a nove anni dalla morte di Stefano, avvenuta il 22 ottobre del 2009.
"E adesso ci chiedano scusa" - Poco dopo, la sorella del giovane interviene di nuovo e scrive sul suo profilo social: "Ci chieda scusa chi ci ha offesi in tutti questi anni. Ci chieda scusa chi ha affermato che Stefano è morto di suo, che era caduto. Ci chieda scusa chi ci ha denunciato. Sto leggendo con le lacrime agli occhi quello che hanno fatto a mio fratello. Non so dire altro. Chi ha fatto carriera politica offendendoci si deve vergognare. Lo Stato deve chiederci scusa. Deve chiedere scusa alla famiglia Cucchi".