L'uomo racconta a NewsMediaset/Tgcom24 di non avere la patente e di aver perso la testa alla vista della Volante. Con lui c'erano la nuora (già fermata) e il figlio irrintracciabile. Ma la sua versione non convince
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"Guidavo io, avevo bevuto, non l'ho fatto apposta, stavo fuori". Ai microfoni di News Mediaset/Tgcom24 un rom dell'insediamento della Monachina di Roma si autoaccusa dell'incidente in cui è morta una donna e sono rimaste ferite otto persone. "In macchina con me c'erano mio figlio Anthony e mia nuora Maddalena (ndr, la minorenne fermata dalla polizia). Ho visto la volante... non ho la patente e ho cominciato a correre... poi siamo andati a sbattere... mi sono ritrovato solo e ferito".
L'uomo rivela di essere stato portato in questura nella notte e interrogato: "Mi hanno detto che è morta una persona, non lo sapevo. Non l'ho fatto apposta". Il rom racconta che venerdì dovrà recarsi in tribunale per parlare con un magistrato. La sua versione dell'incidente si aggiunge alle altre fornite dalla moglie dello stesso uomo e da altri nomadi della Monachina. Versione spesso contradditorie, tutte al vaglio degli investigatori.