Padre Gilles Jeanguenin si difende: in molti altri luoghi gli animali non possono entrare
© -afp
La chiesetta di Sant'Anna, ad Alassio, nella bufera delle polemiche...a quattro zampe. Padre Gilles Jeanguenin ha infatti allontanato dalla messa due fedeli perché in compagnia del proprio golden retriever che se ne stava accucciato sul pavimento accanto ai padroni. "Più che allontanati, sono stati cacciati in malo modo - protesta Giovanna Grossi, tra i fedeli che hanno assistito alla scena -. Eppure il cane non stava disturbando nessuno".
Un gesto ingiustificato, secondo la testimone che a La Stampa dice: "Ma chi si crede di essere quel parroco per poter decidere chi può seguire o meno la messa? Quella non dovrebbe essere la casa del Signore che accoglie tutti?" chiede indignata. Non sarebbe la prima tirata d'orecchie che don Gilles rivolge ai suoi fedeli.
"Si tratta di semplici norme di buona educazione - spiega il prelato sotto accusa - Questo è un luogo di culto e, come tale, va rispettato. Non si tratta di essere cattivo con i cani, ma semmai di educare i loro padroni. Mi pare che anche nei musei e in molti locali pubblici non facciano entrare i quattrozampe. Non vedo cosa ci sia di strano".
Don Gilles, 55 anni e parroco da 26, difende la sua condotta: "Mi sono rivolto a quella coppia con grande gentilezza e nessuno ha avuto da ridire. Bisogna rispettare i luoghi sacri: non mi aspetto che siano gli animali a farlo, ma i loro padroni sì. Amo i cani, ne ho avuto uno per 8 anni, ma il problema è che molte persone hanno perso il senso del limite".
Meno fiscale è monsignor Angelo De Canis, responsabile della parrocchia. "Non mi preoccupo tanto di chi entra in chiesa con il proprio cane, quanto di chi in chiesa non ci viene affatto".