Polemica per l'uscita del leghista Bruzzone. Gli ambientalisti: "Una proposta ridicola se non venisse da un politico che è pure un cacciatore".
Insegnare la caccia ai ragazzi a scuola per contrastare l'emergenza cinghiali in Liguria. La proposta, arrivata dal presidente del Consiglio regionale ligure Francesco Bruzzone, che è anche cacciatore, ha subito scatenato la polemica. Lui, leghista, invita a parlarne senza pregiudizi. Ma dagli ambientalisti è già arrivata la replica: "Parole da condannare".
A commentare la proposta è stato, sul "Secolo XIX", il presidente nazionale dell'Associazione difesa animali e ambiente Lorenzo Croce, che dice: "Quanto sostiene Bruzzone sarebbe ridicolo se non venisse da un politico, per giunta cacciatore. Non penso ci sia da discutere se non condannare le parole stolte di un uomo probabilmente provato psicologicamente, per cui non mi sento di escludere la necessità di un trattamento sanitario obbligatorio immediato".
Quello che propone il presidente dell'assemblea è "spiegare bene ai giovani, fin dalle scuole, l'importanza della caccia, l'utilità del prelievo venatorio", in particolare in riferimento, appunto, alla "emergenza cinghiali che negli ultimi tempi ha colpito il territorio ligure". Questi animali hanno infatti provocato anche gravi incidenti stradali, l'ultimo sabato sulla A7.
Secondo Bruzzone "occorre trasmettere alle nuove generazioni la purezza di una passione e di una tradizione del territorio che, di per sè, esclude ogni tipo di abitudine malsana. Il mio è un appello al mondo politico e istituzionale, naturalmente, ma anche a quello della scuola e dei provveditorati agli studi. Introduciamo la caccia come argomento da trattare a scuola, nell'ambito della tutela dell'ambiente: in questo modo, cominciando a fare opera di educazione a partire dalle scuole, sarà possibile dare vita a una politica di aumento del numero di cacciatori, per contrastare un'emergenza che è ormai fuori controllo".