Un 20enne di origine ecuadoriane è morto in seguito a una colluttazione nel suo appartamento con un agente, ricoverato in codice rosso in ospedale ma non in pericolo di vita
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A Genova un giovane di circa 20 anni di origini ecuadoriane è morto ucciso da un agente di polizia intervenuto nella sua abitazione su richiesta della madre, forse al culmine di una lite. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo avrebbe estratto un coltello nel tentativo di aggredire il poliziotto e questi avrebbe reagito sparando. L'agente, rimasto ferito nella colluttazione, è stato ricoverato all'ospedale San Martino in codice rosso.
La tragedia è avvenuta in una abitazione in via Borzoli a Genova.
L'agente di polizia è stato ferito da alcune coltellate e anche da un proiettile che sarebbe stato sparato da un collega. Il poliziotto non è in pericolo ma deve essere sottoposto a un intervento chirurgico.
Madre barricata nella stanza con la figlia - Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, la madre del giovane morto ha chiamato nel tardo pomeriggio il 118 perché il figlio stava dando in escandescenze. La situazione è però peggiorata, la donna si è spaventata barricandosi in una stanza con la figlia e decidendo a quel punto di chiamare la polizia.
Coltello nascosto sotto al letto - Quando gli agenti sono giunti nell'abitazione, il giovane, ha spiegato la questura, sembrava tranquillo. Poi la tragedia: il ragazzo si è seduto sul letto nella sua camera ma quando un agente si è avvicinato da sotto le lenzuola ha tirato fuori un coltello e lo ha aggredito, ferendolo. Nella colluttazione il giovane è morto e l'agente è stato raggiunto anche da un colpo di pistola. Del caso si occupa il pm Walter Cotugno che coordina le indagini della squadra mobile.