L'incidente è avvenuto in viale Famagosta. Inutile il parto cesareo praticato in ospedale per salvare il bimbo al settimo mese. Morto anche l'altro figlio, trovato dietro un guard-rail, dopo un'ora dai primi soccorsi
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Una donna incinta al settimo mese e il piccolo che aveva in grembo sono morti dopo essere stati investiti in viale Famagosta a Milano. A travolgerli a bordo della sua auto un 28enne che si è fermato per i primi soccorsi. Madre e bimbo sono morti in ospedale. La donna aveva con sé l'altro figlio di 4 anni che è stato trovato, sotto un guard-rail, dopo un'ora dai primi soccorsi. Il piccolo, portato in ospedale in condizioni critiche, non ce l'ha fatta.
L'incidente è avvenuto intorno alle 19.30, nel tratto di strada che si affaccia su piazza Maggi. Una strada a rapido scorrimento alla periferia del capoluogo lombardo. Un'auto che va veloce e un attraversamento azzardato in un tratto dove si interrompono le barriere New Jersey che dividono le carreggiate.
Così si è consumata la tragedia costata la vita a una donna di origini egiziane di 29 anni, il piccolo che portava in grembo da sette mesi, e l'altro suo bambino di quattro anni; tutti travolti e uccisi dalla Citroen Xara Picasso di un 28enne di Milano, che dopo lo schianto, percorso qualche centinaio di metri, ha ingranato la retromarcia e ha chiamato i soccorsi.
La donna è apparsa subito gravissima e all'ospedale San Paolo le è stato praticato un parto cesareo d'urgenza nella speranza di salvare lei e il nascituro. Nulla da fare: sono morti entrambi. La tragedia, però era destinata a rivelarsi ancora più straziante, dopo che in ospedale è arrivato suo marito, disperato, che ha chiesto dell'altro figlio, di quattro anni, che la moglie aveva con sé.
Operatori del 118 e agenti della Polizia municipale solo allora hanno capito fino in fondo l'entità del dramma. Hanno avvertito i colleghi che si sono messi alla ricerca del piccolo. Era stato sbalzato dall'urto ai margini della strada e i primi soccorritori non l'avevano visto. L'hanno trovato sotto un guard-rail, in condizioni disperate. Anche per lui la folle corsa in ospedale, perché era in arresto cardiaco, i tentativi di rianimarlo. Non c'è stato nulla da fare. E' morto poco dopo il suo arrivo al San Paolo.
Ora, agli agenti della Polizia locale, resta da stabilire quanto è accaduto in un tardo pomeriggio milanese di pioggia: a quale velocità andasse l'auto del giovane, che è stato sottoposto all'alcoltest ed è indagato per omicidio colposo, e se il conducente poteva evitare l'impatto con la donna che aveva deciso di attraversare una strada pericolosa, probabilmente per raggiungere la vicina stazione della metropolitana, senza per questo utilizzare il sottopassaggio.