Donna uccisa a Mozzate, l'ex confessa: "Ho ammazzato anche il suo fidanzato"
© ansa | Lidia Nusdorfi, la donna uccisa alla stazione ferroviaria di Mozzate
© ansa | Lidia Nusdorfi, la donna uccisa alla stazione ferroviaria di Mozzate
Il killer 29enne ha confessato nel carcere di Como. Dopo aver ucciso la ex, Lidia Nusdorfi, ha ammazzato anche l'ultimo compagno della donna
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Dritan Demiraj, il panettiere albanese di 29 anni che il primo marzo uccise la ex compagna 35enne, Lidia Nusdorfi, alla stazione ferroviaria di Mozzate (Como), ha confessato di avere ucciso anche l'ultimo fidanzato della donna, Silvio Mannina, 30 anni, bolognese. Di Mannina si erano perse le tracce proprio in corrispondenza della morte della Nusdorfi. Demiraj, arrestato un mese e mezzo fa, è stato interrogato nel carcere di Como.
© ansa | Lidia Nusdorfi, la donna uccisa alla stazione ferroviaria di Mozzate
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Il 30enne è stato ucciso per la sola colpa di essere il compagno di Lidia, di una donna contro la quale si era scatenata la folle, violenta gelosia dell'ex convivente, il panettiere di Rimini, padre di uno dei suoi figli.
Silvio Mannina è stato ucciso poco prima di Lidia, forse il 28 febbraio, in una cava di Sant'Arcangelo di Romagna, ha confessato Demiraj, interrogato dagli inquirenti comaschi nel carcere lariano. Il panettiere da qualche giorno era alle strette, dopo che il pm la scorsa settimana aveva a lungo interrogato la sua convivente, Monica Sanchi, riminese, la quale qualche indicazione evidentemente l'aveva fornita. Alla fine l'uomo ha ceduto e ha ammesso l'omicidio.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti Mannina, nelle intenzioni del panettiere, avrebbe dovuto attirare Lidia nella trappola mortale della stazione di Mozzate. Era stato invitato a Rimini dalla Sanchi, e condotto per un incontro con l'albanese nella cava di Sant'Arcangelo.
Qui gli era stato chiesto di contattare Lidia con il cellulare per un appuntamento, ma al suo rifiuto è nata una discussione, degenerata, durante la quale l'uomo è stato strangolato. "E' stato un delitto d'impeto", avrebbe detto Demiraj al pm, che ha poi scagionato la compagna, affermando che lei se n'era andata prima dell'omicidio.
Con Mannina morto, ipotizzano gli inquirenti, l'albanese ha usato il suo cellulare per inviare un messaggio a Lidia Nusdorfi, invitandola a Mozzate, dove poi lui l'ha attesa e uccisa a coltellate. Quale sia stato esattamente il movente del delitto, non è stato ancora chiarito. Si pensa la gelosia, dopo che Lidia aveva scelto di abbandonare Rimini e di rifugiarsi dai parenti nel Comasco.
Dritan Demiraj sarà accompagnato dagli inquirenti nella cava, dove darà le indicazioni per recuperare il cadavere del bolognese.