Gli animalisti avvertono: "Se l'iniziativa sarà realizzata procederemo subito a denunciarla per maltrattamento contro gli animali"
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A Lodi ritorna il "gamba de legn", un vecchio omnibus trainato da muli. E gli animalisti gridano allo scandalo. L'iniziativa turistica dell'Associazione barcaioli e lavandaie, sostenuta dal Comune, ha subito suscitato l'indignazione di Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento Animalista, che giudica una crudeltà "far trainare da muli, per decine di chilometri, un vecchio omnibus carico di persone".
L'operazione nostalgia viene bocciata su tutta la linea dalla leader degli animalisti, che osserva come "il gamba de legn dei nostri bisnonni andava a vapore". E giudica l'iniziativa (sull'omnibus verrebbero caricate fino a 27 persone) "non una bella trovata turistica né un recupero della tradizione, ma una grave ipotesi di maltrattamento animale che, se dovesse diventare realtà, porteremo immediatamente all'attenzione della Procura".
Rincara la dose Emanuele Arensi, vice-responsabile provinciale del movimento: "Oltre che con le leggi, il progetto è in netto contrasto con l'articolo 35 comma 4 del vigente Regolamento comunale 'per la tutela, il benessere e i diritti degli animali in città' che vieta di sottoporre gli equidi a sforzi eccessivi, oltre che con l'articolo 63 comma 2 del Regolamento di Polizia urbana. Crediamo che richiamare la tradizione a proposito di iniziative che lucrano sullo sfruttamento degli animali trasmetta un messaggio fortemente diseducativo sui diritti e benessere degli stessi. Il vero simbolo della tradizione di Lodi assicura il rispetto degli animali ed è il Palio, dal 2011 insignito del marchio 'Patrimonio d'Italia per la Tradizione', grazie alla sua 'Cursa dei cavai', proprio per la sua caratteristica di manifestazione popolare nota anche a livello internazionale come l'unico Palio dove i cavalli non si azzoppano".
"Invitiamo quindi l`amministrazione comunale - conclude Arensi - a rispettare quest'ultima 'tradizione', quella del Palio senza cavalli premiato dal ministero del Turismo, e a valutare attentamente un'iniziativa anacronistica e inappropriata, che a nostro avviso integra un'ipotesi di reato. Che bisogno c'è di far soffrire degli animali, quando potremmo vivere gli ambiti ricchi di beni architettonici e il patrimonio che l'Adda offre a livello naturalistico e paesaggistico, passeggiando lungo il fiume, navigando sulle sue acque e pedalando lungo le ciclabili?".