Il Dna dell'uomo, deceduto nel '99, ha "punti di contatto" con il Dna trovato sui leggings e sugli slip della vittima. Il profilo genetico dell'uomo isolato dai residui di saliva di una marca da bollo
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Trovato il Dna del padre del presunto killer. A pochi mesi dalla scadenza delle indagini, è quanto emerge dalle ultime indiscrezioni trapelate dall'inchiesta su Yara. Gli inquirenti infatti avrebbero trovato il Dna "per molti punti corrispondente" a quello trovato sugli slip e sui leggings della vittima. Il profilo genetico appartiene a un uomo di Gorno (Bergamo) morto nel '99.
Secondo gli esperti, che hanno effettuato le analisi partendo dai residui di saliva su una marca da bollo della patente dell'uomo, lui sarebbe il padre del presunto assassino. Come scrive il Corriere, "i punti di contatto con quelli del presunto assassino aumentano, e per gli esperti sono significativi, ma ancora una volta non bastano". Così "i figli del deceduto, e i parenti lontani, vengono sottoposti al prelievo. Da Gorno, alla Valle Seriana, fino all'hinterland di Bergamo, dove la parentela si è spostata".
L'esito però è stato negativo. I pm hanno iniziato anche a pensare a un possibile figlio illegittimo dell'uomo. Ma niente... E così ora stanno convocando, per gli esami del Dna, soprattutto donne: forse cercano la madre del killer.
Come si è arrivati a Gorno
La caccia al Dna dell'assassino è stata avviata dopo il ritrovamento del codice genetico "sconosciuto" sul cadavere della piccola. Prima prelevando campioni di Dna a vicini di casa, poi, ai frequentatori della palestra fino ad arrivare ai clienti abituali della discoteca Sabbie Mobili, club vicino al cantiere dove è stato ritrovato il cadavere di Yara. Ed è "proprio in questo ambiente che si è giunti al profilo genetico simile a quello del killer", scrive il Corriere. E che, dopo controlli a tappeto, ha fatto risalire al padre del presunto omicida.