Il leader del Pdl mantiene però la proprietà della villa di Macherio, del valore di 78 milioni di euro, ed entrambi rinunciano a chiedere l'addebito per colpa
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Tre milioni di euro al mese (cioè 100mila euro al giorno): sono gli "alimenti" che Silvio Berlusconi dovrà pagare alla ex moglie, Veronica Lario, secondo la sentenza di separazione non consensuale depositata a Natale. Stando ai contenuti del documenti,rivelati dal Corriere della Sera, a Berlusconi resta la villa di Macherio, del valore di 78 milioni di euro, ed entrambi rinunciano a chiedere l'addebito per colpa.
L'assegno da 100mila euro al giorno riflette il criterio, sancito dal Codice civile, del mantenimento del tenore di vita goduto durante la convivenza nel caso di marcata disparità economica tra i due coniugi. La sentenza chiude così una storia controversa, iniziata il 31 marzo 2007 con la lettera di Veronica Lario a Repubblica sulla "mia dignità di donna" ferita, e proseguita nel 2009 con la lettera all'Ansa nella quale l'allora signora Berlusconi reagiva alla presenza del marito alla festa di compleanno della 18enne Noemi Letizia.
Nel corso della lunga causa di separazione, inizialmente si era parlato di un'intesa che prevedesse per Veronica Lario l'usufrutto a vita di villa Belvedere a Macherio; in seguito però la tensione era aumentata, e l'offerta di Berlusconi era scesa a un assegno di 300mila euro al mese. Una cifra che la sentenza ha ora decuplicato.
Lario soddisfatta, ma disposizioni rivedibili
E' soddisfatta Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi, per quanto stabilito dal Tribunale di Milano nella sentenza di separazione da Silvio Berlusconi, anche se, come in tutti questi casi, le disposizioni potrebbero subire variazioni in sede di divorzio. Lo si apprende da fonti legali vicine ai due ex coniugi. Sulla vicenda tutti gli avvocati interessati, Maria Cristina Morelli, per Verona Lario e Cristina Rossello, per Berlusconi, stanno mantenendo il più stretto riserbo. A quanto si apprende comunque, Veronica sarebbe rimasta più che soddisfatta per la parte economica (3 milioni di euro al mese). Per quanto riguarda invece alcuni aspetti rimasti in sospeso, se ne parlerà al momento della sentenza di divorzio.