SI PROSEGUE

Stamina, dal tribunale via libera a cure per Sofia

Il giudice di Livorno ha confermato il provvedimento, Sofia potrà proseguire la terapia. La decisione arriva a pochi giorni dal decesso di una bambina in lista di attesa per le cure

08 Giu 2013 - 19:32
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Il giudice di Livorno, Francesca Sbrana, ha confermato il provvedimento del marzo scorso in cui dichiarava che Sofia deve completare le cure agli Spedali di Brescia con protocollo Stamina. Il giudice si era riservato, il 6 giugno, di valutare se l'entrata in vigore del decreto convertito in legge abbia fatto venir meno l'interesse della bimba ad ottenere un provvedimento giudiziale che confermi il diritto a completare il trattamento.

La conferma del tribunale livornese arriva a pochi giorni dalla morte della piccola Sofia Pirisi, la bimba affetta da Sma1 che aveva ottenuto dal Tribunale di Civitavecchia il via libera per accedere alla terapia con metodo Stamina. Il provvedimento, emanato ad aprile, era stato vanificato dai ritardi nell'avvio della sperimentazione, secondo le accuse lanciate dal fondatore del metodo. Vannoni parlò di “prima vittima della legge” e di estremi per procedere per vie legali, in quanto si profilerebbe l’ipotesi di “omicidio volontario”.

Vannoni aveva poi ribadito la disponibilità del team di Stamina alla sperimentazione del metodo, denunciando di non aver ancora ricevuto contatti ufficiali né da parte del ministero, né dall'Istituto Superiore di Sanità o dall’Agenzia del Farmaco. Critiche respinte dal ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, secondo cui le procedure erano già state avviate ed era previsto “il coinvolgimento in apposite riunioni dei rappresentanti di Stamina”.

“Bisogna chiarire che non siamo di fronte ad una cura, ma a un trattamento che non ha ancora avuto una sperimentazione - aveva dichiarato il ministro - abbiamo tuttavia ritenuto che le famiglie meritassero una possibilità”. Beatrice Lorenzin aveva poi affermato che, se la scienza dovesse dimostrare l'efficacia del metodo,”lo proporrò io stessa per il Nobel a Stoccolma come ministro italiano”. I diciotto mesi di sperimentazione, per cui sono stati stanziati 3 milioni, partiranno il primo luglio.

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