ESPOSTO DEL COMUNE

Bergamo: in congedo retribuito per la mamma malata, vigile fa il dj in disco

In permesso da ottobre, contro di lui c'è un esposto del Comune di Cividate al Piano, dove è responsabile della polizia locale

22 Gen 2015 - 12:32
 © ansa

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Ha chiesto il congedo retribuito di due anni per assistere la madre, gravemente malata, che vive a Taranto. E invece va a fare il disc jockey in un locale in provincia di Bergamo, al "Qien sabe" di Carrobbio degli Angeli. Il protagonista della vicenda si chiama Massimiliano Laruccia, responsabile della polizia locale a Cividate al Piano.

E' lui a intrattenere le folle della discoteca il venerdì e il sabato sera, presentandosi con lo pseudonimo di Diego Maximo De la Vega, mentre è in permesso retribuito. Come scrive Bergamonews.it, l'amministrazione comunale ha già aperto un procedimento disciplinare e sul caso sta lavorando anche la Guardia di finanza.

Il vigile lavora nella polizia municipale dal 2006 e non è più in servizio da febbraio, da quando viene picchiato durante una rapina. Rientrato pochi giorni dopo per un passaggio di consegne con il nuovo collega Fabio Simeoli, lo aggredisce e gli spacca il naso. Da allora non è più rientrato al lavoro. In estate due mesi di permesso non retribuito per un viaggio, poi il congedo per la mamma malata, questo retribuito, scattato il primo ottobre, con trasferimento della residenza nella casa dei genitori in Puglia.

Lui appare tranquillo, ammette il suo passatempo come dj ("non mi pagano", precisa), e puntualizza che al Comune ha sempre saputo che la discoteca e i corsi di ballo sono la sua passione, a cui si dedica da anni, nei giorni in cui è libero dagli impegni lavorativi. Aggiunge che sua madre è ora ricoverata a Milano, all'Istituto dei tumori. Poi spiega che arriva a Cividate il venerdì, vede le sue figlie, fa le serate in discoteca e riparte la notte di sabato per tornare a Taranto. Ma il Comune in un comunicato scrive che "segnalazioni circa una presunta attività extralavorativa nei locali da ballo erano già state raccolte dal Comune che a tal fine ha avviato un procedimento disciplinare e disposto gli opportuni accertamenti".

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