La neo-mamma ha chiesto delucidazioni all'Inps, che ha spiegato come l'assegno di natalità possa essere richiesto per un solo figlio nato in un solo parto. Ma forse esiste una soluzione
Ha dato alla luce quattro figlie in un solo parto, ma ha diritto a un solo "bonus bebè". Quello che giunge da Bergamo è un evento eccezionale, che ha mandato in tilt anche gli operatori dell'Inps. Dopo aver partorito le gemelle, una donna 39enne, come racconta L' "Eco di Bergamo", ha infatti presentato la domanda telematica per beneficiare dell'assegno di natalità, essendo in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Giunta alla schermata di inserimento della lista dei minori, il sistema si è bloccato perché si poteva inserire il nome di un solo figlio: il caso-limite di un parto gemellare o plurigemellare non è stato infatti previsto dalla legge.
Il centralinista dell'Inps, al quale la neo-mamma si è rivolta, ha spiegato come il "bonus bebè" possa essere richiesto per un solo figlio nato in un solo parto: dunque, la donna bergamasca può chiedere l'assegno di natalità per una sola bambina, e non per tutte e quattro, anche se date alla luce nello stesso momento. In ogni caso, è stato lo stesso presidente dell'Inps di Bergamo Angelo D'Ambrosio a prendere in mano la situazione, e ha invitato la madre a raggiungere l'Istituto di previdenza per esaminare la situazione.
In relazione all'assegnazione del "bonus bebè", la legge parla infatti di "evento" e non di "parto": un chiarimento terminologico potrebbe dunque essere la chiave per risolvere la questione, e dare alla madre un giusto sostegno economico dopo le fatiche di una difficile gestazione.